Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 70

Enrico Nuzzo
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plesso rapporto con il modello spagnolo di “sistema imperiale”, e
le relative connotazioni “universalistico-cristiano-cattoliche” della
monarchia spagnola)
15
.
Evidentemente il tipo della patria nazionale statale, e del cor-
relativo amor di patria, può essere anche fortemente intrecciato
(e lo fu sempre più in età moderna proprio ad opera del potere
sovrano) con il tipo, che resta però distinto, della “patria cultura-
le”, “linguistico-culturale” (sia pure non ancora intesa pienamente
come un’individualità storica spirituale che presenta elementi di
unità e di purezza culturale, spirituale), che fa riferimento ad un
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Nel verticale ordine, gerarchico e finalistico, delle forme associate del vi-
vere, proprio del discorso, impersonabile in Dante, tipico della cultura tardo-
medievale influenzata dall’aristotelismo politico, la sequenza «domestica comu-
nitas» (che segue il momento non politico del «singularis homo») / «vicinia» /
«civitas» / «regnum», si conclude naturalmente nell’«imperium» (si veda
Convi-
vio
, IV, 4, etc.). Si dirà come nel mondo moderno l’insieme delle possibili (ben
integrabili) appartenenze identitarie perderà complessivamente un simile saldo
fondamento gerarchico-finalistico. Per quanto attiene alla cultura meridionale
prima della riconquista dell’autonomia nel 1734, evidentemente anche la fedeltà
alla Monarchia spagnola, quale «sistema imperiale» rientrava nell’insieme delle
possibili appartenenze identitarie. Per la nozione di «sistema imperiale» a pro-
posito della Monarchia spagnola, caratterizzata dall’unione personale di più stati
sotto la stessa dinastia (con forme di appartenenza che investivano sia la dinastia
sia le singole e relativamente autonome formazioni statuali) fondamentali le
indicazioni di G. Galasso (uno studioso del quale qui occorrerebbe citare nume-
rosi altri lavori), specie nel volume
Alla periferia dell’Impero. Il Regno di Napoli nel
periodo spagnolo (secoli XVI-XVII),
Torino, Einaudi, 1994, specie pp. 8 sgg. (ma si
può ricordare anche il sollecito volume collettaneo, a cura di A. Musi,
Nel sistema
imperiale: l’Italia spagnola
, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1994). Sulle tema-
tiche accennate che interessano il discorso qui condotto pare anche opportuno
richiamare le diverse prospettive interpretative da una parte di Rosario Villari,
dall’altra di Aurelio Musi, il quale ha sottoposto ad avvedute argomentazioni
critiche le posizioni del primo in particolare circa l’affermarsi con la rivolta di
Masaniello del valore della patria alternativo al valore della fedeltà al re: cfr. al-
meno R. Villari,
Per il re o per la patria. La fedeltà nel Seicento
, Roma-Bari, Laterza,
1994, ed ora
Un sogno di libertà. Napoli nel declino di un impero (1585-1648),
Milano,
Mondadori, 2012; A. Musi,
L’Italia dei viceré
, cit., specie per il cap. su
La fedeltà
al re nella prima età moderna
, pp. 149-164. Tra gli svariati contributi di Musi che
interessano lo spettro di temi qui in gioco si può vedere
Le “nazioni” prima della
nazione
, in «Scienza & politica», 1999, 20, pp. 49-66.
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