Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 171

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Illusioni e delusioni del libero arbitrio
merà Senault
18
. La nuova morale sembra dominata da un’istanza
di pacificazione ad ogni costo dei conflitti interiori, piuttosto che
di pura e semplice razionalità e coerenza. Ovviamente, questa li-
nea teorica accentua ulteriormente lo squilibrio tra l’ipotetico pri-
mo atto della presa di padronanza su se stessi (totalmente libero
e sovrano) e quelli che lo proseguono, generando un’impressione
di scarsa credibilità per l’intero modello teorico proposto. Non a
caso, lo stesso Jean-François Senault, dopo il celebre
De l’usage des
passions
(1640), si riavvicinerà all’agostinismo nelle opere successi-
ve, abbandonando ogni parentela con l’“orgoglioso” Seneca
19
.
3. L’agostinismo torna infatti sulla scena non più semplicemen-
te per condannare teologicamente la pretesa dell’uomo di con-
tribuire alla propria salvezza, ma – più complessivamente – co-
me espressione di un’antropologia che sottolinea l’impossibilità
della padronanza su se stesso per l’uomo caduto. Già prima di
Giansenio, un oratoriano francese, Guillaume Gibieuf, trasforma
la polemica con i gesuiti da polemica esclusivamente teologica a
polemica con forti connotazioni morali, dal momento che è ap-
18
Per quanto si tratti di un testo da prendere con le pinze in quanto smaccata-
mente adulatorio nei confronti di Richelieu, resta impressionante la descrizione
fatta da Senault dell’arte di regnare su noi stessi che noi dovremmo apprendere
dalle pratiche di governo del grande ministro: «Plus heureux que l’Hercule de la
Grece, que se fit des armes de la dépouille des monstres qu’il avait défait, vous
contraignistes ceux-ci <les passions> de servir à vos vertus et des ennemies
de nostre repos, vous en fistes les ministres de vostre felicité», in J.-F. Senault,
De l’usage des passions
, lettera dedicatoria al cardinale di Richelieu, 1641 (ed. con-
sultata: Paris, Le Petit, 1664, p. 2). Su Senault, cfr. soprattutto A. Levy,
French
Moralists. The Theory of Passions 1585 to 1649
, Oxford, Oxford UP, 1964.
19
Cfr. J.-F. Senault
L’homme criminel
, Paris, Camusat, 1644. Senault, uomo di
evidente sensibilità per i mutamenti culturali e politici, sposa qui completamen-
te i sentimenti di Sant’Agostino e attacca a testa bassa Seneca «qui unit en sa
personne l’orgueil d’un Stoicien à la vanité d’un Espagnol
»
(p. 2). Nel 1644 la
Francia era in guerra con la Spagna, ma l’anti-ispanismo di cui fa mostra Senault
può facilmente essere inteso come allusivo ai grandi teologi gesuiti, in massima
parte spagnoli.
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