Roberto Evangelista
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matiche sul sistema spinoziano che vengono sollevate da John
Toland, un filosofo che si pone certamente su un versante po-
lemico differente (ma si può ben dire opposto) rispetto a Rossi.
Entrambi, però, affrontano la questione a partire dal rapporto
fra materia e movimento, facendo colpa a Spinoza di non aver
correttamente chiarito questo nesso. Inoltre, entrambi i filosofi si
preoccupano di riflettere sul nesso tra sostanza e materia; però,
se Rossi individua in questo nesso il principio dell’
ateologico sistema
dello Spinosa
, Toland cerca di confermare questo legame dando alla
materia la facoltà del movimento e con esso l’azione, togliendola
dal destino di
passività
a cui sembrerebbe essere condannata.
Che la materia sia divisibile, rappresenta un problema per Rossi
insormontabile, a prescindere dal fatto che questa divisione possa
continuare all’infinito. L’«onnimoda distinzione» fa sì che le parti
della materia siano «l’une dall’altre escluse, e straposte, e l’une dall’al-
tre separabili»; a causa di questa costituzione «non può avere né co-
municazione niuna di essere, né penetrazione», per cui non sarà pos-
sibile per le parti «l’une coll’altre comunicare, e l’une e l’altre penetra-
re» perché reciprocamente «distinte e scisse»
42
.
La distinzione della
materia non le permette di essere intelligente, cioè – secondo quella
che è l’accezione rossiana – non può né comprendere, né comunica-
re, né penetrare. Secondo la terminologia del filosofo sannita, la ma-
teria sarebbe priva di
autorità
, cioè del «principato dell’operare» che
«è il più alto grado della più perfetta comunicazione e penetrazione;
e similmente la più nobile maniera di produzione»
43
così da risultare
del tutto impotente al moto, come a ogni facoltà di operazione. La
materia, conclude Rossi, «non può muovere sé medesima», e per
tanto deve essere mossa da altro
44
. Qui è interessante rilevare un
primo confronto con Toland.
Il filosofo inglese nella quarta lettera a Serena dimostra la man-
canza di fondamento del sistema di Spinoza. Toland critica pro-
prio a Spinoza la mancanza della dimostrazione del moto e del
42
T. Rossi,
Della mente sovrana del mondo
, cit., I, 1, p. 300 (4).
43
Ivi
, pp. 300-301 (6).
44
Ivi
, p. 301 (7). Questi argomenti saranno ripresi anche nel capitolo V della
parte I; cfr.
ivi
, pp. 315-318 (44-53).
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