La filosofia di Tommaso Rossi fra scienza e antropologia
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spetto a un certo tipo di cartesianesimo
25
. Questo sarà possibile
solo presupponendo il cartesianesimo come un
modo
di filosofare
prima che come una lista e una serie di contenuti; bisognerà cioè
guardare a una particolare modalità di ricezione della riflessione di
Cartesio, piuttosto che concentrarsi sugli elementi che si limitano
a “riprodurre” o riproporre il suo sistema. Questa ricezione ha in
Italia una storia così complessa da permettere di affermare che il
cartesianesimo si dice in molti modi. Non è importante stabilire
se Rossi sia un cartesiano oppure in che modo lo sia; quello che
importa è comprendere il livello di dialogo che instaura con un
certo tipo di cartesianesimo. In questo dialogo John Locke sembra
venire in suo soccorso nell’obbiettivo di chiarire la natura della
mente. Rossi mette al centro una pervasività della mente che tende
a rafforzare quell’interpretazione secondo cui in Italia si assiste a
un collegamento (almeno fino ai primi decenni del ’700) tra pla-
tonismo e cartesianesimo, nel tentativo di tenere insieme l’espe-
rienza rinascimentale col contenuto sapienziale e col metodo ana-
litico propri del cartesianesimo. Rossi non è certo quel che si dice
un filosofo analitico, ma ha la pretesa, attraverso una teoria della
mente come ente metafisico, di penetrare le essenze e metterle in
un ordine universale che si esprime per gradi di esistenza. Rossi
afferma, ancora nella prima parte di
Della mente sovrana del mondo
,
che «quanto maggiore è la convegnenza e la concordia degli attri-
buti, tanto maggiore è la realità e la possibilità o potestà ad esse-
re». Ovvero, quanto più un oggetto ha potestà ad essere tanto più
partecipa di un grado di perfezione e viceversa
26
. In questo ordine
compreso tra una perfezione che impedisce il non essere e il non
potere e una imperfezione che impedisce l’essere e il potere, sta la
scienza, cioè quel sistema costituito grazie alla capacità della men-
te umana di
penetrare
le essenze e congiungerle in quei sillogismi
che sono le proposizioni scientifiche, che definiscono l’essere delle
25
Sul cartesianesimo in Europa rinvio al recente D. Kolesnik-Antoine (ed.),
Qu’est-ce qu’être cartésien?
, Lyon, ENS éditions, 2013.
26
T. Rossi,
Della mente sovrana del mondo
, cit., pp. 315-316 (45): «Ciò atteso,
quanto maggiore è la convegnenza e la concordia degli attributi, tanto maggiore
è la realità e la possibilità o potestà ad essere […]. A quel che di per sé è reale e
possibile, la maggior perfezione aggiunge abilità e potestà ad essere».
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