Roberto Evangelista
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siana. Per ora, comunque, è necessario rilevare che la congiunzione
fra materia e mente è una congiunzione fra due sostanze diverse, che
diverse restano. La loro radicale differenza permette di affermare la
prevalenza di una sostanza sull’altra, della mente informante sulla
materia che acquista la
virtù
delle forme e delle specie mondane.
Colla copia e col contatto delle parti, e col consenso ed armonia de’
moti, la materia ha tutta la selva e tutto il potere e tutta l’abilità per
apprestare a mente superiore tutte le forme delle cose, colla produzione
di tutte le spezie mondane; e per apprestare se medesima a mente
consorte, per la costituzione dell’uomo, col producimento di tutte le
forme ideali sensitive e ragionevoli
56
.
La materia è allo stesso tempo ostacolo e veicolo della mente.
È necessario che le due sostanze trovino un equilibrio fra la varia-
bilità della materia e l’invariabilità della mente. Questo equilibrio
permette alla materia di muoversi in maniera ordinata, dunque se-
condo le informazioni della mente, ovvero senza essere esposta al
rischio della casualità
57
. Le due sostanze sono di per sé immobili
ed è la penetrazione della mente che conferisce moto alla materia;
allo stesso tempo la possibilità di penetrare la materia dà alla mente
un «moto spirituale»
58
. A differenza di Toland, il moto è una con-
seguenza del rapporto fra attività e passività, non è un elemento
essenziale della sostanza. Da questo punto di vista i due filosofi si
trovano su posizioni difficilmente avvicinabili.
Sintetizzando le due posizioni: Toland lamenta la debolezza della
materia spinoziana, Rossi, invece, ne critica il ruolo preminente. Per
il primo implicitamente, per il secondo più esplicitamente, la mate-
ria significa natura. L’inglese ricerca nella corporeità la stessa vitalità
56
Ivi,
p. 227 (99).
57
Il problema della casualità, legato in particolare alla natura della materia e
alle critiche a Lucrezio, è decisamente presente nell’opera rossiana. A questo
proposito rinvio a V. Lilla,
T. Rossi critico di Lucrezio Caro
, in «Atti dell’Accademia
Pontaniana», 26, 1894, pp. 1-25. Più in particolare, invece, sul nesso Spinoza-Lu-
crezio, cfr. V. Morfino,
«Il mondo a caso». Su Lucrezio e Spinoza
, in D. Bostrenghi-
C. Santinelli (a cura di),
Ricerche e prospettive per una storia dello spinozismo in Italia
,
Napoli, Bibliopolis, 2007, pp. 25-47.
58
T. Rossi,
Dell’animo dell’uomo
, cit., p. 231 (109).
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,...230