Roberto Evangelista
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ne e l’inclusione sono la stessa cosa che indistinzione e identità, per
concludere che:
non ci ha dell’indivisibilità e dell’immaterialità argomento più sicuro
di quello che è la penetrabilità, e della comunione, che è l’intelligenza.
L’identità che per varj gradi di varie cose somministra l’intelligenza e
connette l’essenza, nella costituzion della mente giugnendo fino alla
penetrabilità ed insessione, che adduce ogni comunione di essere ed
ogni lume d’intendere, viene in tanta chiarezza, che egli è una maraviglia
che alcun de’ filosofi abbia disperato di poter trovare sufficiente ragione
dell’immortalità dell’animo dell’uomo
17
.
La mente dell’uomo è parte di una identità universale e necessa-
ria perché contenente in sé il suo principio e il suo fine. Da questo
nesso di identità-universalità-necessità nasce l’ordine delle essenze,
nel quale la mente dell’uomo occupa una parte importante che gli
permette di trarre i sillogismi delle scienze minute. La necessità è
una identità e una autorità (autosufficienza) e dipende dall’unità:
«altro è ella se non identità, o inclusione dell’essere in una sempli-
ce unità, onde l’essenza con ogni sua parte, e con seco medesima,
è inseparabilmente connessa». Una cosa si dice necessaria nella
misura in cui contiene il suo principio e il suo fine e dunque il suo
sviluppo e la sua natura sono determinati e soprattutto conoscibili.
Ma questa autorità o autosufficienza non è dovuta alle regole della
natura
spinoziamente intesa, ma all’essenza e alla forma della men-
te. La mente, in quanto penetrevole, è necessaria perché è il luogo
dell’identità e dunque della necessità.
La necessità è essenza avente unità e numero, principio, mezzo e fine
per interne comunicazioni indivisibilmente congiunti. E adunque la
necessità in sé, e con seco, e da se medesima, ed avendo in sé mezzo
e fine prodotti da un principio, che è ella medesima, viene con ciò ad
averne il primato e ’l principato del suo proprio essere, da ogni altra
essenza in questo risguardo libera e indipendente
18
.
17
Ivi
, p. 206 (43-44).
18
Ivi
, pp. 216-217 (71).
1...,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23 25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,...230