La filosofia di Tommaso Rossi fra scienza e antropologia
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discrete tra le sue parti; la mente può congiungere le parti e dargli
forma coerente; questa proprietà della mente – da cui discendono
tutte le altre – è il suo
proprium
, il suo essere costitutivo.
L’essere penetrevole mentale non per convegnenza e cospirazione di
parti e momenti si fa, ma per interna indissolubile comunicazione è; e,
per tanto, sommo e sovrano essere penetrevole con ogni comunione
di ogni attributo, che è ogni sapere, volere e potere, è sommamente ad
essere potente, ed è necessaria essenza ed eterna
15
.
La mente è la natura e la stessa possibilità della scienza. La scien-
za, dunque, dipende dalla mente. Non nel senso, però, di una mo-
dalità di conoscenza che si adegua alle possibilità intellettive e per-
cettive della mente (sottintendendo che si tratti di mente umana).
La scienza dipende dalla mente perché essa, prima che un ente
con leggi regole e modalità, è per Rossi l’elemento che costituisce
sostanza
; si traccia qui una differenza con la riflessione spinoziana,
secondo la quale la mente altro non è che un attributo della sostan-
za, la cui costituzione è data da una complessione infinita di modi
e delle loro relazioni. La mente per Rossi è, espressa al suo massi-
mo grado come mente divina, somma
necessità
perché contiene e
penetra tutti i particolari. Per questo la mente è la stessa scienza, e
per questo la scienza contiene le essenze in una identità necessaria.
Nel trattato
Dell’animo dell’uomo
Rossi chiarisce la natura della
contrapposizione fra mente e materia:
Siccome quella profonda e discorrevole distinzion reale disperde
ogni penetrazione e comunicazione di essenza, così fa ancora di ogni
penetrazione e comunicazione di scienza. Conciossiaché, la scienza o
intelligenza, ed ogni cognizione e cogitazione, altro che comunicazione
e penetrazione non sia, siccome la scomunicazione e l’impenetrabilità
altro non sono che cecità o sconoscenza
16
.
La penetrazione è scienza e conoscenza al tempo stesso.
Successivamente l’abate di Montefusco ribadisce che la penetrazio-
15
Ivi
, p. 316 (47).
16
T. Rossi,
Dell’animo dell’uomo,
in T. Rossi,
Opere filosofiche
, cit., p. 204
(
38).
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