Roberto Evangelista
20
e contenere tutti i corrispondenti particolari. L’autorità e libertà è la
vera universalità, e l’universalità è la verace libertà e autorità. [È] per
questo, che l’ingegno dell’uomo può comprendere e conchiudere tutte
le particolari forme della scienza, della storia e dell’arte; per questo
medesimo è libero e autorevole; per questo è potente a intendere, e
ciocché intende a volere
9
.
Rossi traccia una linea di identità tra volere e intendere, che si
esprime in maniera tanto più stretta quanto più l’ingegno esprime
la sua universalità. In questo senso, naturalmente, la mente divina
è tanto più libera e tanto più autorevole, da conoscere e da deter-
minare le forme di tutte le cose. L’ingegno, nella sua universalità,
diventa quindi criterio di verità, il che permette a Rossi di afferma-
re che la scienza non è altro che l’essenza e l’essenza non è altro
che la scienza. La garanzia di verità dell’ingegno, che può sembrare
e forse è un argomento cartesiano, viene però mitigata dalla real-
tà degli oggetti conosciuti. In Rossi non c’è alcun procedimento
scettico, nemmeno fittizio. Se l’universalità dell’ingegno è garanzia
della scienza, questo è possibile solo grazie alla realtà delle essenze
che l’ingegno contiene. L’ingegno è criterio di veridizione del me-
todo e del percorso del sapere e del volere, ma la verità sta nelle
essenze che sono conosciute nel momento in cui vengono
comprese
in una universalità unitaria
10
. L’ingegno, dice ancora Rossi, è un
essere sostanziale, «principio di operazioni e soggetto di modi»
11
.
Armato di questa possibilità, l’uomo non può fare altro che avvi-
cinarsi alla scienza, produrla e conoscerla allo stesso tempo; ma
una scienza che può essere conosciuta sulla base della comprensio-
ne, penetrazione, universalità, e identità dell’ingegno è una scienza
delle essenze e delle forme e non delle
leggi
. L’ingegno non dovrà,
infatti, formalizzare e scoprire le regole che muovono i mutamenti
della materia, le interazioni fra le particolarità, ma dovrà conoscere
le caratteristiche essenziali e sostanziali delle cose, ovvero quelle
forme che fanno sì che una cosa sia
ciocché esser dee.
9
Ivi
, p. 312 (36-37).
10
Cfr.
ivi
, p. 313 (38-39).
11
Cfr.
ivi
, pp. 313-314 (40).
1...,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19 21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,...230