La filosofia di Tommaso Rossi fra scienza e antropologia
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ria e alla natura materiale, propria dell’Accademia degli Investiganti
e frutto di una particolare ricezione del cartesianesimo
4
.
L’opposizione di Tommaso Rossi al tentativo di dare e trovare
regole alla materia, di spiegarne gli innumerevoli e indefiniti muta-
menti, si esprime attraverso una considerazione ontologica e me-
todologica della scienza. Perché l’uomo non si volga alla materia
come l’oggetto privilegiato della sua conoscenza, non basta riaf-
fermare Dio, ma c’è bisogno di trovare un oggetto di conoscenza
che dia più certezze e garanzie, e dunque allo stesso tempo dotarsi
di un metodo che sia opposto a quello materialistico.
Della mente
sovrana del mondo
si apre con una serie di dimostrazioni che han-
no a che fare con la definizione dell’oggetto e del metodo della
scienza. La scienza deve scoprire la possibilità della “comunica-
zione”. L’idea di comunicazione è centrale in Rossi per definire
gli oggetti e le procedure dell’intelletto umano perché la comu-
nicazione è la prima caratteristica della mente, contrapposta alla
materia. L’“autorità” è la cifra della superiorità della mente. La ma-
teria è infatti impenetrabile, chiusa, discreta e rappresenta dunque
l’impossibilità della comunicazione
5
. La materia, per la sua natura
solida
, non ha in sé la possibilità né di ricevere
informazioni
dall’e-
sterno, né di comprendersi, di comunicare con se stessa, cioè di
avere cognizione delle sue proprietà. È un corpo solido che occu-
pa uno spazio dividendolo con altri nella totale incomunicabilità.
La materia è fatta di individui che non possono compenetrarsi tra
di loro, a meno che, e lo vedremo, non si assottigli e perda parte
della propria essenza; ma perché avvenga questo c’è bisogno di un
intervento di natura diversa, non materiale. La comunicazione è
il contrario della distinzione, dunque tutto ciò che è distinto non
4
A questo proposito è utile rilevare che il cartesianesimo recepito dagli Inve-
stiganti è solo una modalità della complessa ricezione del sistema cartesiano in
Europa e in particolare a Napoli. Oltre al già citato studio di Badaloni, accenna
alla questione anche A. Cervone,
La metafisica di Tommaso Rossi. Dall’ontologia
“della presenza” all’antropologia del “mirabil composto”
, in «Rivista storica del Sannio»,
2, 2006, pp. 229-256.
5
Cfr. T. Rossi,
Della mente sovrana del mondo
, in T. Rossi,
Opere filosofiche
, cit., par-
te I, capitolo 1, pp. 299-302 (3-11). Fra parentesi verrà indicata la numerazione
delle pagine dell’opera originale riportata anche nella presente edizione
1...,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16 18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,...230