Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 444

Marco Vanzulli
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mine e col tuono, col canto e col volo degli uccelli
25
: è la religione
dei primi uomini all’alba del processo di civilizzazione, all’interno
delle comunità proto-agricole. È Giove il Sommo Nume, l’ente
terribile che risponde alla mentalità rozza, di accesissimi sensi dei
bestioni. Nel passaggio dal
caos eslege
all’ordine comunitario del la-
voro, la narrazione vichiana attribuisce un ruolo di primo piano
alla religione di Giove. Non si nasconde dietro il Sommo Nume
l’ontologia archetipica, l’
illo tempore
dell’eterno, ma la dimensione
già da subito intra-storica dell’
incipit
religioso dello sviluppo socio-
culturale.
Numen
deriva da
nuere
, il volo delle aquile
26
, dall’esperien-
za della prima divinazione. Conformemente alla lezione demarti-
niana, di fronte al “
numinoso
”, non devono essere abbandonate le
armi della critica, non si deve rinunciare a ritrovare gli uomini e
le motivazioni umane e solo umane che l’hanno di volta in volta
generato. Posta nel tempo, e non
in illo tempore
, la cultura ha origine
e destinazione umana. Ora, il
numinoso
, se
numinoso
vi è in Vico, è
invece inglobato in tutto e per tutto nella mentalità primitiva dell’i-
nizio dell’«
età degli dèi»
, e non è in alcuna maniera considerato come
la potenza primigenia la cui energia arcana sostiene ancora ciò che
è vitale delle esperienze delle età successive. A tale proposito, giova
ricordare come la gran maggioranza della critica abbia dovuto con-
venire che «la religione rappresenta agli occhi del Vico la spiega-
zione meno intellettualistica dell’assetto sociale», ed è opportuno
osservare come la genesi psichica della religione, il
Numini metus
,
sia da Vico solo accennato
27
, perché ciò che gli preme è il carattere
civile ed etico del fenomeno religioso, la sua portata civilizzatrice.
La
Fenomenologia della religione
di Gerardus van der Leeuw si pone
come obiettivo di approfondire le concezioni razionalistiche del-
la religione – che riducono la religione al piano dell’economico,
25
Cfr. G. Vico,
De constantia iurisprudentis
, in Id.,
Opere giuridiche
, a cura di P.
Cristofolini, Firenze, Sansoni, 1974, pp. 359 e 519.
26
Cfr. G. Vico,
Notae in duos libros
, ivi, p. 765.
27
Cfr. P. Arcari,
Processi e rappresentazioni di «Scienza nuova» in Giovan Battista
Vico. Indagini ed avvicinamenti
, Friburgo, Libreria dell’Università / Milano, Baldini
e Castoldi, 1911, pp. 158 e 160-162.
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