Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 442

Marco Vanzulli
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universalmente e necessariamente all’interno dello spirito umano,
assolutamente
puri
. E fa ricorso a Kant, di cui ricorda e menziona
la dottrina trascendentale, per legare il principio fenomenologico
dell’evidenza alla presenza di forme a priori: il segno caratteri-
stico di ogni conoscenza a priori è, infatti, quello di presentar-
si con la certezza di un’intuizione immediata della verità di una
proposizione, quando questa sia chiaramente espressa e compre-
sa
19
. Addirittura, Otto ipotizza una vera e propria «deduzione tra-
scendentale», cioè la schematizzazione degli a priori razionali nei
confronti degli a priori non-razionali, e ne fornisce un elenco
20
.
Fenomenologia e kantismo appaiono così non soltanto accostati,
ma utilizzati in modo da completarsi vicendevolmente per una teo-
ria generale del sacro. Il
numinoso
si configura pertanto come un
elemento psichico primario, non riducibile, da comprendersi nella
sua peculiarità e purezza, che non può essere in nessun modo spie-
gato e soprattutto non può ricevere alcun chiarimento attraverso
elementi che siano altri da esso.
Il sacro è allora
altro
dal mito e dalla religione in quanto elabo-
razioni sistematiche in cui entra l’attività ordinatrice della ragione,
ma le costruzioni storiche religiose non secolarizzano ed elimina-
no il
numinoso
, ma si svolgono al suo interno. Sono, in effetti, gli
elementi non razionali che restano vivi e vivaci all’interno di una
religione particolare, impedendole di degenerare in razionalismo
21
.
Però poi il numinoso ricopre in Otto anche la funzione di decreta-
re il carattere di religione perfetta del cristianesimo.
Si rivela, infine, una potenzialità della teoria del sacro come
numi-
noso
, il carattere di sapienza arcana, riservata agli eletti, propria del-
la più profonda tra le conoscenze, quella religiosa. E qui si palesa
la
hybris
che inerisce a tale considerazione del sacro. Le cognizioni
a priori di cui si è parlato ne
Il sacro
– si specifica nella conclusio-
ne dell’opera – non sono quelle che tutti gli uomini possiedono,
19
Cfr. R. Otto,
Il sacro: l’irrazionale nell’idea del divino e la sua relazione al razionale
,
cit., p. 135.
20
Cfr. ivi, pp. 137 sgg.
21
Cfr. ivi, pp. 113 e 138.
1...,432,433,434,435,436,437,438,439,440,441 443,444,445,446,447,448,449,450,451,452,...500
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