Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 449

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Il sacro, il mito e il mondo civile
nere – ha la necessità di sospendere il tempo profano, di abolire il
tempo, la durata, la storia: da un lato, infatti, il tempo profano, il di-
venire, è privo di significato; dall’altro, si tratta di difendersi da ciò
che è nuovo, storico, irreversibile, a cui, secondo Eliade, l’umanità
s’interesserebbe soltanto da tempo recente: si tratta della «caduta
nella storia» degli ultimi due secoli, ovvero della presa di coscienza
da parte dell’uomo moderno dei molteplici condizionamenti stori-
ci ai quali è soggetto
40
.
È fuori discussione che, per la mentalità arcaica, l’agricoltura,
ad esempio, come ogni altra attività, non sia una semplice tecni-
ca “profana”, ma sia invece essenzialmente esercitata in modo ri-
tuale
41
. Il fatto che la mentalità arcaica sia interamente pervasa di
religiosità non permette di farne un assoluto che, con l’obiettivo
di salvaguardare l’autonomia del sacro, dimentichi il fondamentale
carattere politico, giuridico, economico della religione degli inizi,
vero e proprio fenomeno sociale totale. L’esclusione di tale ca-
rattere, secondo la lettura vichiana, renderebbe incomprensibili, al
tempo stesso, sia la religione sia la società arcaica nei suoi differenti
aspetti e nel suo insieme. Il mito non è autoreferenziale: l’esistenza
a cui esso si ricollega è per sua natura di tipo non mitico
42
, ben-
ché essa sia vissuta come mitica. Per Vico, il mito è integralmente
costituito dai momenti profani che compongono un determinato
processo socioculturale, spontanea ed universale forma di narra-
zione da considerarsi come parte della stessa impresa collettiva in
cui consiste la vita civile. La religione è all’origine la manifestazione
di un fenomeno sociale totale – nel senso che dava a questa espres-
sione Marcel Mauss:
in questi fenomeni sociali “totali” […], trovano espressione, a un tempo
e di colpo, ogni specie di istituzioni: religiose, giuridiche emorali – queste
ultime politiche e familiari nello stesso tempo –, nonché economiche,
40
Cfr. ivi, pp. 50-51, 64, 103-104, 158-160, 171-172;
Mythes, rêves et mystères
,
Paris, Gallimard, 1957, pp. 189-191.
41
Cfr. M. Eliade,
Traité d’histoire des religions
, cit., p. 281.
42
Cfr. su questo punto K.O. Müller,
Prolegomeni a una mitologia scientifica
(1825),
tr. it. di L. Andreotti, Napoli, Guida, 1991, p. 171.
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