Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 432

Stefania Tarantino
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la vita in nome della vita obbliga a esplorare la sua totalità, a non
indietreggiare davanti a niente
29
.
Nietzsche non indietreggiò e si ritrovò solo, «lacerato dalla
sua smisurata ricchezza»
30
. Quel suo essere
aurorale
non fu com-
preso nemmeno da colei che in vita avrebbe potuto amarlo. La
Zambrano critica severamente la biografia intellettuale tracciata da
Lou Andreas-Salomé che «si direbbe ha troppa fretta di dimostrare
che Nietzsche era predestinato alla solitudine, una solitudine senza
scampo in cui lei stessa lo aveva lasciato rinchiuso; una solitudine
che il suo libro conferma in ogni parola»
31
.
Forse è anche vero – afferma qualche rigo dopo – che quest’uo-
mo operò nella filosofia quella distruzione che aveva in se stesso,
ma l’insistenza nel centrare tutto sull’inevitabilità della distruzio-
ne non la convince fino in fondo, poiché non si tratta della sua
personalità, del fatto che fosse malato, che la sua vita fosse un’al-
ternanza di stati eccessivi tra quiete assoluta ed ebbrezza dionisia-
ca. Nietzsche incarnava un conflitto che andava oltre se stesso: il
conflitto tra ciò che è occidentale ed europeo – spirito assoluto
– e ciò che è greco – cosmo, mondo di figure e forme
32
. Con voce
tremante e oracolare, interamente dentro quella contraddizione,
visse la tragedia di un’epoca fagocitata da meccanismi ciechi e
senza senso. Mostrò la debolezza che l’essere umano, ormai sem-
pre più domestico e malato di abitudine, non riusciva ad affron-
tare. Per María Zambrano quella di Nietzsche non è stata una
follia individuale, ma una follia storica, un delirio inevitabile che
ha messo in luce il fondo oscuro della storia occidentale. Se su
questo punto la severa critica della Zambrano convince, nel senso
29
Ivi, p. 158.
30
Cfr. M. Zambrano,
Nietzsche o la soledad enamorada
, in «Aurora. Papeles del
seminario María Zambrano», novembre-dicembre 2009, 10, pp. 116-118.
31
M. Zambrano,
Persona e democrazia
, cit., pp. 158-159. Il libro cui fa qui ri-
ferimento la Zambrano è L. Andreas-Salomé,
Nietzsche
, Paris, Grasset, 1932
(ed. orig.:
Friedrich Nietzsche in seinen Werken
, Wien, Carl Konegen, 1894; tr. it.
Nietzsche. Una biografia intellettuale
, Roma, Savelli, 1979).
32
Cfr. M. Zambrano,
Verso un sapere dell’anima
, cit., p. 159.
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