Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 430

Stefania Tarantino
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ma senza rendersi conto che era di sé che si trattava e che avrebbe
dovuto prima di tutto
rinascere
a se stesso. La vittoria sulla Sfinge
lo rese il re di Tebe, ma la tragedia gli piombò addosso segnando
inesorabile il suo destino e quello della sua famiglia.
Gli errori commessi da chi è accecato da una visione si rivelano fatali,
conseguenze del suo essere nato senza compiere il movimento proprio
del nascere, senza essere nato davvero
21
.
Per María Zambrano la vita umana non è mai all’insegna della
costruzione e del progetto, ma della
rinascita
, di un continuo anda-
re a costituirsi nell’autonomia del proprio essere
22
. Edipo nega se
stesso perchè accecato da una visione che lo «sovrasta incessante-
mente, senza permettergli di vedere nessun’altra cosa. Una visione
che acceca»
23
. Vittima della sua visione, la tragedia di Edipo fu
quella di non
sentire
il suo essere e di non
vedersi
dal di dentro. Tale
mancato riconoscimento di sé dipese dalla sua ragione superba e
distaccata che lo rese cieco prima di esserlo realmente. Le parole
che Tiresia gli rivolge sono più che significative:
Mi hai rinfacciato la mia cecità. Bene, ti dico che tu hai occhi, ma non
riesci a vedere in che miseria sei caduto, né dove vivi né chi sono quelli
con cui convivi
24
.
Tiresia gli mostra la sventura del suo sapere indifferente. La sua
fu una volontà di verità che non lo condusse nella notte
25
. Si deli-
neano due forme opposte di conoscenza: il vedere come messa a
distanza dell’oggetto e di sé, e il vedere che affonda nel sentire, ca-
21
M. Zambrano,
Il sogno creatore,
a cura di C. Marseguerra, Milano, Bruno
Mondadori, 2002, p. 102.
22
Cfr. ivi, p. 99.
23
Ivi, p. 101.
24
Sofocle,
Edipo Re
, vv. 413-414.
25
Cfr. S. Natoli,
Lacerazione e decisione. Riflessioni sul tragico
, cit., p. 61. Cfr. anche
J.-P. Vernant,
Ambiguità e rovesciamento. La struttura enigmatica dell’Edipo re
, in Id.,
Mito e tragedia nell’antica Grecia
,
Studi di psicologia storica
, Torino, Einaudi, 2001, p. 92.
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