Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 372

Anna Donise
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Si tratta in conclusione di chiedersi se il tentativo di radicalizzare
il
telos
della ragione trasformandolo in
una
entelechia
propria dello
spirito europeo, capace di escludere zingari ed eschimesi, non tra-
sformi questa riflessione sull’Europa in una «narrazione mitica».
Se non esponga, cioè, la riflessione husserliana alla critica che qual-
che anno dopo Adorno e Horkheimer muovevano al razionalismo
che, nel costante tentativo di affrancarsi dal mito, non è riuscito a
liberarsi dalla mitologia di pensare se stesso come un destino
73
.
veda a questo proposito anche la lettera del ’35 nella quale Husserl scrive a Lévy
Bruhl di aver interrotto il lavoro sulla
Crisi
per leggere i suoi lavori sulla mitolo-
gia. In particolare nella lettera si riferisce al libro del 1935
La Mythologie primitive.
Le Monde mythique des Australiens et des Papous.
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M. Horkheimer - Th. W. Adorno,
Dialettica dell’illuminismo
(1944),
tr. it. di R.
Solmi, Torino, Einaudi, 2010.
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