Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 368

Anna Donise
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situazione per mezzo della sua coscienza morale pura e in conformità
a essi egli deve dare forma alla sua vita in libertà
59
.
Le parole che impiega per parlare di Fichte sono indicative di
un percorso teorico in atto nello stesso Husserl. A riemergere in
queste pagine è l’autonomia della ragione, calata nel contesto della
decisione individuale, risultata centrale, ad esempio, nelle lezioni
del 1914 sull’etica e sull’imperativo categorico kantiano
60
.
E se è vero che Fichte è «un idealista pratico», Husserl non esita
a mostrare come la sua interpretazione teoretica del mondo sia la
base per una liberazione pratica dell’umanità; l’uomo viene trasfor-
mato interiormente e liberato proprio grazie alla «esibizione dei fini
dell’umanità che da quella interpretazione teoretica risultano»
61
. Il
prevalere della ragione teoretica e la sostanziale dipendenza della
ragione pratica è un elemento costante della riflessione husserlia-
na, che in queste pagine viene riaffermata: è la ragione teoretica
che rende possibile l’acquisizione dei fini che la pratica andrà a
realizzare. Già nelle lezioni di etica del 1914 Husserl scriveva:
la ragion logica deve per così dire gettare uno sguardo anche sul terreno
del pratico, deve prestare a questo l’occhio dell’intelletto; solo allora
può farsi avanti in forma obiettiva ciò che la volontà razionale esige
62
.
Non a caso è attraverso la «realizzazione pratica» di ideali e fini
che aveva in precedenza delineato mediante una riflessione teore-
tica, che Fichte riuscì a «risvegliare» il popolo tedesco. Nei
Discorsi
alla nazione tedesca
egli «mise davanti agli occhi al popolo tedesco
in forma nobile la sua sublime idea nazionale» e riuscì a mostrare
che «nel caso in cui esso adempia liberamente alla sua destinazione
59
E. Husserl,
Fichte e l’ideale di umanità
, cit., p. 68.
60
Si veda, in particolare, l’idea di un imperativo categorico calato in un conte-
sto decisionale (cfr. Id.,
Lineamenti di etica formale
– 1914 –, tr. it. di P. Basso e P.
Spinicci, Firenze, Le Lettere, 2001, p. 156).
61
E. Husserl,
Fichte e l’ideale di umanità
, cit., p. 66.
62
Id.,
Lineamenti di etica formale
, cit., p. 81.
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