Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 360

Anna Donise
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una via scientifica e addirittura «atea, all’umanità necessariamente
universale»; un’idea dell’assoluto razionale che è il «substrato per
una normatività sovranazionale e sovrastorica dell’umanità»
33
.
La ragione nel suo atteggiamento teoretico, non più mossa da
interessi pratici (non più cioè alla ricerca immediata di risposte e
soluzioni a esigenze pratiche), si mostra però essere in sostanza
orientata all’origine da una prospettiva assiologica. Husserl ritiene
che la peculiarità della razionalità occidentale possa essere sintetiz-
zata nell’apertura programmatica al mondo, nel tentativo sistemati-
co di produrre giudizi non pregiudicati. Un atteggiamento rivolto a
un’interrogazione razionale del reale e contrario a ogni accettazione
irriflessa dell’opinione dell’autorità o di quella della maggioranza.
Cerchiamo però a questo punto di sintetizzare le caratteristiche
emerse fin qui dello spirito europeo:
1. È un atteggiamento teoretico, non mosso da immediate esi-
genze pratiche, volto al sapere “disinteressato”.
2. È un atteggiamento filosofico, nato in Grecia, che ha de-
terminato e caratterizzato – di fatto – la storia della cultura
occidentale.
3. È un’entelechia, non intesa in senso
organico
, ma in senso
etico.
È solo l’uomo che ha la coscienza dell’imperativo ca-
tegorico che «porta in sé […] la propria idea teleologica in
quanto principio della propria evoluzione»
34
.
avviene una trasformazione anche nella religione. Freud scrive: «questo imperia-
lismo si rifletteva ora nella religione sotto forma di universalismo e monoteismo
[…] la divinità doveva abbandonare la sua limitazione nazionale» (Id.,
L’uomo
Mosé
, II saggio, Torino, Bollati Boringhieri, p. 350).
33
E. Husserl, A VII, 9, p. 20.
34
Id.,
L’idea di Europa
, cit., p. 138. Scrive Husserl nel 1931: «la soggettività
trascendentale ha in se stessa la sua forma ontologica» (Id.,
Teleologie. <Die impli-
kation des Eidos transzendentale intersubjektivität im Eidos transzendentales Ich. Faktum
und Eidos
>, in Id.,
Zur Phänomenologie der Intersubjektivität. Texte aus dem Nachlass.
Dritter Teil: 1929-1935
, Husserliana, vol. XV, a cura di I. Kern, Den Haag, Mar-
tinus Njihoff, 1973, pp. 378-386, in particolare 378-379).
1...,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359 361,362,363,364,365,366,367,368,369,370,...500
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