Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 355

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Husserl e gli eschimesi
tradizione, [il problema] della verità in sé»
17
.
È stato questo nuovo atteggiamento che ha prodotto l’Occiden-
te e la coscienza occidentale si caratterizza dunque come diffidente
nei confronti del proprio mondo circostante. La cultura occiden-
tale si lascia interrogare dalle altre culture con le loro differenze, e
si rende conto che il proprio modo di pensare è uno fra i molti. Il
confronto con gli altri insegna a cogliere la distanza tra il proprio
sapere e la verità, ma non implica l’abbandono dell’idea stessa di
verità. Nella prima parte della
Crisi
Husserl scrive:
Il vero essere è
sempre
un fine ideale, un compito dell’episteme, della
“ragione” in contrapposizione a quell’essere che la doxa ammette e
suppone ovvio. In fondo ciascuno avverte questa differenza che si
riferisce alla sua autentica e vera umanità, così come, già nella vita
quotidiana, avverte la verità come un compito, come un fine, anche se
soltanto nella singolarità e nella relatività
18
.
A differenza di quanto accade nella culture mitiche, nell’atteg-
giamento teoretico la verità è un compito, un’esigenza, un
telos
cui
tendere. L’Europa è proprio questa ricerca intesa come un orien-
tamento teleologico che ne struttura l’identità. La verità si con-
figura così come l’ideale che apre e guida la storia. Da un lato la
consapevolezza di una molteplicità di rappresentazioni soggettive
del mondo, e dall’altro l’idea di una verità oggettiva criticamente
fondata e valida per ogni essere pensante, rendono possibile un
nuovo atteggiamento che è espresso dallo spirito europeo. L’idea
stessa della ragione, dell’uomo come animale razionale, è assunta
in senso teleologico: si tratta di un compito da assolvere.
2.
Infedeltà e peccato
Il
telos
razionale, l’entelechia dell’umanità europea, si configura,
così, allo stesso tempo come
essere
(la storia dell’Europa, con i
17
E. Husserl,
La crisi dell’umanità europea e la filosofia
, cit., p. 344.
18
Id.,
La crisi delle scienze europee
, cit., p. 42.
1...,345,346,347,348,349,350,351,352,353,354 356,357,358,359,360,361,362,363,364,365,...500
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