Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 351

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Husserl e gli eschimesi
Cosa intenda Husserl con il termine “entelechia” è chiarito già
alcuni anni prima, negli articoli su umanità e rinnovamento degli
anni Venti
5
. Non si tratta, avverte Husserl, di pensare l’entelechia
«in quell’accezione impropria del termine in cui l’attribuiamo a
ogni organismo»
6
, non si tratta cioè di pensare alla normale cresci-
ta di un organismo che si sviluppa «verso una forma di maturità,
che è quella della sua specie». Il termine può essere inteso anche in
un senso diverso; possiamo, infatti, parlare di “entelechia” anche
quando riconosciamo e attribuiamo a ogni cultura un fine dello
sviluppo, quando, cioè,
guidati da una prospettiva assiologica osserviamo una crescita
progressiva di valore e un culminare in una forma di valore: per
esempio, quando parliamo di uno sviluppo dell’arte greca fino alle
vette raggiunte da un Fidia
7
.
Ma l’idea che Husserl intende sostenere è che non soltanto la
cultura europea ha, come tutte le altre forme culturali, delle carat-
teristiche morfologiche peculiari; nell’idea di “entelechia” cui fa ri-
ferimento si inserisce esplicitamente la «prospettiva assiologica»: la
cultura europea, infatti, possiede una forma particolare, una «
forma
5
Nel 1922 arrivò a Husserl da parte della rivista giapponese «Kaizo» la
richiesta di un articolo. Su «Kaizo» comparivano proprio quell’anno saggi di
Heinrich Rickert e di Bertrand Russell. Husserl propose una serie di articoli
su un unico tema: «il rinnovamento dell’uomo e della cultura», prendendo in
parte spunto dal titolo della rivista:
Kaizo
vuol dire, infatti, “rinnovamento”.
Sulla rivista giapponese ne uscirono, però, soltanto tre:
Rinnovamento. Problema e
metodo
(nel 1923, sia in tedesco che nella traduzione giapponese),
Il metodo della
ricerca d’essenza
e infine
Il rinnovamento come problema di etica individuale
(entrambi nel
1924 e solo nella versione giapponese). Gli ultimi due:
Rinnovamento e scienza
e
Tipi formali di cultura nello sviluppo dell’umanità
rimasero invece inediti fino alla loro
pubblicazione nel XXVII volume della Husserliana (cfr. E. Husserl,
Aufsätze
und Vorträge (1922-1937)
, a cura di T. Nenon e H.R. Sepp, Dordrecht-Boston-
London, Kluwer, 1989).
6
E. Husserl,
Tre tipi formali di cultura nello sviluppo dell’umanità
, in Id.,
L’idea di
Europa. Cinque saggi sul rinnovamento
, tr. it. di C. Sinigaglia, Milano, Cortina, 1999.
7
Ivi, p. 74.
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