Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 356

Anna Donise
356
vari livelli assunti dall’umanità europea
19
) e come
dover
essere
che
guida la storia; è proprio questo secondo aspetto a rendere pos-
sibile che l’umanità europea si allontani dal
telos
che è suo pro-
prio e divenga ad esso «infedele». Trattandosi di una “entelechia”
che si definisce, come abbiamo detto, sostanzialmente in termini
“assiologici”, lo sviluppo e la crescita progressiva di un singolo
uomo o di «un uomo in grande», cioè l’umanità, può conoscere
un arresto. Cosa succede all’umanità che «abbandona la propria
entelechia»
20
? Le parole di Husserl non lasciano spazio al dubbio:
«questa umanità cade compiutamente in stato di peccato»
21
. L’uso
del termine «peccato» è rilevante perché è indice di due elementi
presenti nel discorso husserliano. In primis, Husserl tenta il paral-
lelo tra il singolo e l’umanità, tra l’individuo e la comunità: ogni
uomo ha un’idea del suo “vero” Io e della sua vera vita ed è di essi
responsabile; lo stesso discorso vale per l’umanità «che è attiva
nell’unità fluente di una vita comune e culturale»
22
. È opportu-
no, però, chiedersi quand’è possibile affermare che una cultura
abbia in sé un’entelechia, un «vero sé» da realizzare, come secon-
do Husserl accade per un individuo. Se è vero, ad esempio, che
nell’epoca dell’Illuminismo «“regna” lo spirito della ragione auto-
noma», è anche vero che vi erano «interi strati chiusi e comunità
(quella tradizionalistica della Chiesa) che si opponevano a questo
nuovo spirito»
23
. Si può però sostenere che l’epoca dell’illumini-
smo è un’epoca nella quale – pur nella piena consapevolezza dei
suoi limiti – si diffonde in ambiti sempre più vasti l’idea di una
cultura razionale, «retta dallo spirito dell’imperativo categorico»
24
.
19
Non a caso uno dei saggi preparati per la rivista «Kaizo» si intitolava:
Tipi
formali di cultura nello sviluppo dell’umanità,
in Id.,
L’idea di Europa
,
cit., pp. 71-110.
20
Ivi,
Appendice V
, <
Sulla fallita realizzazione nello sviluppo della cultura e della
scienza moderne del telos dell’umanità europea. Cinque testi
> (1922-1923), pp. 129-142,
qui p. 138.
21
Ivi, p. 139. Husserl usa la parola «Sündhaftigkeit» (cfr. Id.,
Aufsätze und
Vorträge (1922-1937)
, cit., p. 120).
22
E. Husserl,
L’idea di Europa
, cit., p. 136.
23
Ivi, p. 140.
24
Ivi, p. 141.
1...,346,347,348,349,350,351,352,353,354,355 357,358,359,360,361,362,363,364,365,366,...500
Powered by FlippingBook