Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 365

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Husserl e gli eschimesi
può essere, ha notato Derrida, inesistente o dimenticata «per certi
soggetti, in certi momenti della storia, in certi luoghi del mondo?
Come è possibile la “crisi” di un’idea teleologica trascendentale?»
50
.
L’evidenza stessa che possa esserci infedeltà e crisi, non ci deve
spingere ad attribuire un ruolo all’evento empirico che determini
una nuova dialettica tra trascendentale e storico?
4.
Mitologia?
Facciamo un passo indietro, per cercare di dipanare, anche solo
in parte, la matassa. Qualche anno prima, nel 1917 e poi di nuo-
vo nel 1918, Husserl aveva già parlato di «umanità» e di «ideali».
Lo aveva fatto in tre lezioni dal titolo
Fichte e l’ideale dell’umanità
,
destinate agli universitari partecipanti alla guerra, all’Università di
Friburgo.
Il contesto è molto diverso, sia rispetto ai saggi sul rinnovamen-
to degli anni Venti, sia rispetto alle conferenze del 1935; tuttavia
è possibile individuare una forte continuità e ipotizzare che alcuni
temi elaborati nel ’17 siano all’origine delle riflessioni husserliane
sull’Europa e ne costituiscano, se così si può dire, il chiaroscuro,
mostrandone con evidenza i limiti. Nel ’17 troviamo uno Husserl
nazionalista, che si riferisce a Fichte definendolo «il filosofo delle
guerre di liberazione». Il richiamo all’idealismo tedesco ha un tono
fortemente ideologico, è inteso come una risposta difensiva nei
confronti della «prima organizzazione di popoli estesa quasi a tutta
la terra», messa in piedi con l’unico scopo di «annientare la forza
della Germania, […] privare il popolo tedesco di una vita, un agire
e un operare produttivi». Ma un simile frangente, sebbene arduo,
si presenta come una possibilità, come «un’epoca di rinnovamen-
to di tutte le fonti ideali»
51
. E il modello di questo rinnovamento
ideale è da ricercare nel secolo precedente, nella fase di resistenza
50
J. Derrida,
Il problema della genesi nella filosofia di Husserl
, tr. it. di V. Costa,
Milano, Jaca Book, 1992, p. 256.
51
E. Husserl,
Fichte e l’ideale di umanità. Tre lezioni
(1917), tr. it. di F. Rocci, Pisa,
Edizioni Ets, 2006, p. 49.
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