Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 276

Giuseppe D’Anna
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ha il potere di trasporre, permutare e cambiare le idee; essa, come
fa correttamente notare Guglielmoni, costituisce
il livello responsabile di una
sintesi
originaria e pre-concettuale (poiché
istintiva e dunque anteriore a qualsiasi forma di riflessione) tra
esperienza e significato. L’immaginazione vive così della medesima
tensione che anima la percezione, e non deve essere da questa
razionalisticamente separata: da un lato, infatti, essa percepisce la
differenza tra le varie idee, e può così discriminarle e separarle fra
loro; dall’altro, proprio in virtù di questa naturale capacità di analisi, è
in grado di ricomporle in nuove configurazioni
29
.
È grazie all’immaginazione e ai suoi schemi che l’intelletto può
coordinare fra loro le impressioni sensoriali presenti e passate.
L’immaginazione, dunque, esprime la naturale tendenza umana a
organizzare i dati offerti dall’esperienza: in questo modo è possi-
bile affermare che l’approccio del soggetto all’esperienza possiede
un margine di finzione, laddove tale margine finisce per attribuire
un ruolo fondativo all’immaginazione nei confronti dell’esperien-
za
30
. Se, inoltre, nella filosofia humeana del soggetto, sono le rela-
zioni di causalità, rassomiglianza e contiguità le sole a poter offrire
alle idee un’unione nell’immaginazione, allora l’identità dipenderà
da qualcuna di queste tre relazioni che, per lo stesso Hume, produ-
cono un “docile passaggio” di idee. Ne segue
che le nostre nozioni di identità personale, secondo i principi prima
spiegati, procedono interamente dallo sviluppo docile ed ininterrotto
del pensiero lungo una serie di idee connesse
31
.
Esattamente questo è il principio che determina agli occhi del sog-
libertà di movimento e la creatività delle facoltà è inversamente proporzione
al loro grado di forza e vivacità. Più le impressioni e le idee sono vivaci, meno
sono modificabili nel loro ordine e nella loro successione.
29
P. Gugliemoni,
Introduzione
a D. Hume,
Trattato della natura umana
, cit., p. XII.
30
Ibidem
.
31
D. Hume,
Trattato della natura umana
, cit., p. 521.
1...,266,267,268,269,270,271,272,273,274,275 277,278,279,280,281,282,283,284,285,286,...500
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