Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 228

Mariella De Simone
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esattezza né quali precedano gli altri nel tempo, né di quanti anni; però
registreremo quanto si dice presso ciascuno di essi a riguardo della
propria antichità
10
.
L’impostazione metodologica del dettato diodoreo ne riflette
l’ottica storiografica di riferimento. Il richiamo al dibattito etnolo-
gico si completa con l’enunciazione del criterio di trattazione degli
argomenti (I. 9, 5): i racconti dei popoli barbari verranno riferiti
per primi, non perché ritenuti più antichi, ma solo per comodità
di esposizione. La stigmatizzazione del pregiudizio etnocentrico
è già netta, ma non sollecita l’indagine dei commentatori, che del
capitolo 9 del I libro si limitano per lo più a evidenziare la funzio-
ne di raccordo tra la premessa sulla preistoria e il racconto storico
sugli Egiziani
11
. La valorizzazione del passo è prerogativa vichia-
na, come pure il suo utilizzo quale “pruova filologica” a sostegno
di un’argomentazione di rilevanza storico-culturale. A distanza di
due secoli e mezzo dalla pubblicazione della
Scienza Nuova
, Martin
Bernal richiama il testo diodoreo sempre in relazione alla questio-
ne delle origini delle civiltà (di quella greca, nello specifico) e in
opposizione a un rinnovato e condannato pregiudizio etnico: nel
1987 viene dato alle stampe il suo
Black Athena
, il cui titolo-shock
(il sottotitolo è
The Afroasiatic roots of classical civilization
) ne tradi-
sce l’orientamento ideologico
12
. L’obiettivo polemico di Bernal è
quel “modello ariano” che vedeva nei Greci i discendenti di una
10
In questo contributo il testo di Diodoro Siculo è citato nella traduzione di
M. Zorat in Diodoro Siculo,
Biblioteca storica
, vol. I, a cura di G. Cordiano e M.
Zorat, Milano, Bur, 2004.
11
«Le chapitres 9-10 font transition entre l’étude de la préhistoire et celle de
l’Égypte» (P. Bertrac, in Diodore de Sicile,
Bibliothèque historique
, Introduction
générale par F. Chamoux et P. Bertrac, texte établi par P. Bertrac et traduit par Y.
Vernière, vol. I, Paris, Les Belles Lettres, 1993, p. 7); «i capp. 9 e 10 servono da
introduzione alla trattazione sull’Egitto, e sono occupati dalla discussione […]
circa la pretesa priorità cronologica di alcuni popoli rispetto ad altri» (M. Zorat
in Diodoro Siculo,
Biblioteca storica
, cit., p. 128 n. 9. 1).
12
Mi servo qui della traduzione italiana curata da L. Fontana (M. Bernal,
Ate-
na nera. Le radici afroasiatiche della civiltà classica
, vol. I,
L’invenzione dell’antica Grecia.
1785-1985
, tr. it. a cura di L. Fontana, Parma, Pratiche Editrice, 1991).
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