Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 235

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La
philotimia
di Diodoro Siculo
Sono queste le fonti che Bernal utilizza a sostegno della sua
tesi sulle origini egiziane e orientali del popolo greco. Il presup-
posto teorico, considerato ormai superato, è un’ermeneutica del
mito inteso come portatore di verità storiche, piuttosto che come
il tramite attraverso il quale operano le strategie di autodefinizione
delle identità sociali. Nel caso dell’antica Grecia, più che della bo-
ria delle nazioni i miti di fondazione sono il prodotto della boria
delle singole
poleis
. Nel V secolo, con l’accentuarsi delle rivalità tra
le città-stato, non poche comunità cominciano a vantare origini
autoctone, il più delle volte attraverso la costruzione di un antico
passato pelasgico. Nella genealogia dello storico Acusilao l’eroe
eponimo della sua città natale (Argo) è strategicamente indicato
come fratello di Pelasgo. La propaganda argiva enfatizza il glorioso
passato autoctono (pelasgico) in opposizione ai miti di “rifonda-
zione” ad opera di Danao egizio
28
. La propaganda antiateniese,
invece, prende vigore a partire dalla tarda classicità, quando, con il
declino della potenza imperiale e la sconfitta ad opera di Sparta, si
sviluppa un filone ostile che definisce la stessa Atene una colonia
dell’egiziana Sais
29
. E la contropropaganda è espressa dalle parole
che nel
Timeo
di Platone il sacerdote egiziano rivolge all’ateniese
Solone (22b-23e): Atene è più antica di Sais di circa un migliaio di
anni (la dea Atena l’ha fondata per prima); il suo passato è glorioso
e la sua più antica cultura è notevolmente avanzata; gli Ateniesi
non ne sono consapevoli: le periodiche distruzioni (i diluvi sareb-
bero stati più d’uno, e insieme agli incendi avrebbero ogni volta
spazzato via la cultura e la civiltà dei Greci) non hanno lasciato
traccia del periodo delle origini
30
. Il riferimento all’ignoranza degli
28
Peraltro, «Argo vantava di essere la terra natia di Foroneo, il “primo uomo”,
primo fondatore di città e inventore del fuoco, disputando con Atene l’origine
della coltivazione agricola» (D. Asheri,
Identità greche
, cit., p. 7). Sulle genealogie
dell’Argolide cfr., in generale, J.M. Hall,
Ethnic identity
, cit., pp. 67-77.
29
Cfr. D. Asheri,
Identità greche
, cit., p. 10; M. Bernal,
Atena nera
, cit., p. 130.
30
L’Egitto, al contrario, non avrebbe mai subito catastrofi e sconvolgimenti,
e gli Egiziani da sempre conoscerebbero la scrittura, le arti e le scienze. Gli Ate-
niesi, per lungo tempo ignari della scrittura, avrebbero invece perduto memoria
del loro glorioso passato, che i sacerdoti di Sais, depositari di un sapere storico
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