Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 243

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Rossella Bonito Oliva
La melanconia del distacco
1.
La distanza del filosofo
Più che sulle borie vorremmo concentrarci sull’uso che di questo
termine fa Vico, per segnare una distanza etica, oltre che metodo-
logica dell’autentica filosofia dai dogmatismi. L’etimologia latina
rinvia a
boreus/bora
, vento che ha effetti disastrosi per la natura e
per l’uomo
1
, implicando più che la forza del vento, gli effetti cata-
strofici accompagnati da una grande dispersione di energia. Vico
usa questo termine per indicare, infatti, i guasti prodotti alla cono-
scenza e alla vita degli uomini dai boriosi: portatori di una cultura
dogmatica che si gonfiano e soffiano sui limiti dell’uomo, creando
false credenze, agitandosi confusamente piuttosto che concentrar-
si sulle possibilità della natura umana. L’autentico filosofo, invece,
resiste, muove dal gran rifiuto per tutto quanto sembra offerto
e messo a portata di mano dai sedicenti sapienti come unica via
indubitabile e incontrovertibile alla verità, che mette fuori gioco
arbitrariamente ogni strada alternativa o diversa. Il filosofo inve-
ce deve mantenere una postura più statica, prudente, distaccata.
Questo stato d’animo che vorremmo definire melanconico, medi-
tativo, asseconda la tendenza della mente umana, che tende a trarre
le idee “delle cose lontane e sconosciute” dalle “cose conosciute e
presenti”, muovendosi tra immaginazione e intelletto, evitando gli
abusi infondati dei boriosi
2
. Nella misura in cui la boria ha disse-
minato sull’universo dei saperi una polvere che ne altera il profilo,
l’impegno del filosofo dovrà esser volto a riportare alla luce i carat-
teri del libro del mondo attraverso una avveduta conoscenza, che
si preannuncia lenta e faticosa
3
.
1
Vedi in questo volume il saggio di Paolo Cristofolini.
2
Confronta in questo volume il saggio di Manuela Sanna.
3
Cfr. G. Vico,
La scienza nuova giusta l’edizione del 1744
, a cura di F. Nicolini,
1...,233,234,235,236,237,238,239,240,241,242 244,245,246,247,248,249,250,251,252,253,...500
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