Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 249

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La melanconia del distacco
ambivalente, al confine tra disagio mentale e genialità. Se di fatto
per Aristotele ha una grande influenza sul determinarsi del caratte-
re, la melanconia accentua la sensibilità dell’uomo, definito
perittòs
eccezionale, ma ancora una volta incostante, ambiguo e disconti-
nuo, spesso autore di azioni discordanti da quanto egli teorizza
13
.
Tutto quanto è della eccentrica condizione umana e della capacità
di trasformazione e di creazione, generalmente nella misura e nella
regola in condizioni di equilibrio, segnata da instabilità e dismisu-
ra nel melanconico. Aristotele fa intervenire la teoria degli umori,
ma più interessante per la nostra riflessione è l’affermazione per
cui la melanconia si ritrova nell’uomo di genio proprio in quanto
amplifica il tratto specificamente umano della dismisura e della in-
quietudine, favorendo creatività e plasticità.
4.
Melanconia e antropogenesi
Questo legame tra instabilità e creatività presenta molte affinità
con alcune riflessioni antropologiche che in fasi diverse l’hanno
utilizzata, pur senza affrontare il carattere melanconico, per la
comprensione della genesi dell’umano. Si pensi all’associazione
herderiana tra difettività originaria e determinazione dell’uomo:
dalla postura eretta che permette all’uomo una visione più ampia e
lunga, all’interdipendenza tra messa a distanza ed esercizio dell’a-
strazione nel linguaggio, tra sistema dei sensi e gestione degli arti
nella manipolazione all’interno di una strategia che traduce la fra-
gilità organica in forza creativa di un nuovo mondo. L’antropologia
del ’900 riprende questa idea nel profilo di un’antropogenesi insi-
stendo sull’esitazione, sulla fuga, sull’esonero in cui il meccanismo
animale stimolo/reazione si distribuisce nell’articolazione umana
di una risposta
14
. Alla fine ne emerge un’immagine di un vivente,
13
Cfr. Aristotele,
Problemata
, XXX, 954b, 9-11 e 956b, 34, tr. it. C. Angelino e
E. Salvaneschi, Genova, Il Melangolo, 1981.
14
Cfr. M. Mazzeo,
Melanconia e rivoluzione. Antropologia di una passione perduta
,
Roma, Editori Riuniti, 2012, sull’articolazione della risposta dell’uomo agli sti-
moli si veda B. Waldenfels,
Antwortregister
, Frankfurt a.M., Suhrkamp, 2007, in
part. pp. 188 sgg.
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