Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 221

La novità del Nuovo Mondo
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capitolo, in cui il bordolese racconta un incontro avvenuto a
Rouen con tre brasiliani in occasione dell’
entrée royale
di Carlo IX. I
tre brasiliani, discutendo con Montaigne, esprimono il loro sbigot-
timento rispetto al disordine della società francese, in particolare al
fatto che il sovrano è in realtà un giovinetto, e alle gravi disparità
economico-sociali che si palesano ai loro occhi
26
. Lasciando la pa-
rola ai cannibali, Montaigne denuncia, tra le abiezioni europee, lo
scandalo della iniqua distribuzione delle ricchezze, che comporta
un mancato riconoscimento o un vero e proprio misconoscimento
di intere frange della società, se consideriamo la marginalizzazione
a cui erano – e sono – condannati i poveri e i diseredati. Del resto,
nella misura in cui i tre brasiliani incontrati da Montaigne si mo-
strano sorpresi di fronte a queste incongruenze, e in particolare
all’arbitraria e ingiusta partizione di benessere e miseria, rispetto
a cui i poveri – secondo il punto di vista cannibale – dovrebbero
insorgere con violenza, e se inoltre si considerano i luoghi di
Des
Cannibales
in cui è illustrato il modello brasiliano di convivenza e di
organizzazione delle relazioni umane, dove chi comanda non gode
di indebiti privilegi e di comodi agi (un modello meno gerarchico
e più egualitario di quelli europei)
27
, si può sostenere con plausibili
26
«Ils dirent qu’ils trouvoient en premier lieu fort estrange que tant de
grands hommes, portans barbe, forts et armez, qui estoient autour du Roy (il
est vray-semblable que ils parloient des Suisses de sa garde), se soubsmissent à
obeyr à un enfant, et qu’on ne choisissoit plus tost quelqu’un d’entr’eux pour
commander; secondement (ils ont une façon de leur langage telle, qu’ils nom-
ment les hommes moitié les uns des autres) qu’ils avoyent aperçeu qu’il y avoit
parmy nous des hommes pleins et gorgez de toutes sortes de commoditez, et
que leurs moitiez estoient mendians à leurs portes, décharnez de faim et de
pauvreté; et trouvoient estrange comme ces moitiez icy necessiteuses pouvoient
souffrir une telle injustice, qu’ils ne prinsent les autres à la gorge, ou missent le
feu à leurs maisons» (
Essais
, I, 31, pp.
213-214 A; tr. it. cit., pp. 389-391).
27
Cfr. ad esempio le stesse linee conclusive di I, 31 (cfr. ivi, p. 214; tr. it. cit.,
p. 391). Su tale questione è sempre utile leggere alcune pagine dell’importante
lavoro di Pierre Clastres, le cui scoperte sulla presenza delle relazioni di co-
mando/obbedienza nelle popolazioni dell’America centrale collimano con la
testimonianza montaignana. Clastres rileva che le società americane non sono
affatto situabili nella dimensione del pre-politico e che presso i Tupinamba è
possibile distinguere un potere civile e un potere militare: «le chef de guerre»,
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