Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 115

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La «boria delle nazioni»
un fenomeno “materiale-ambientale”: la sovrabbondanza di terre
feracissime per l’agricoltura e la pastorizia.
Di qui, dunque, dall’insieme di questi caratteri e condizioni, lo
straordinario emergere di una condizione «orientale» di eguaglian-
za e giustizia del tutto diversa da quella «occidentale» del neces-
sario sviluppo attraverso l’istituto delle «clientele». Le cause dei
costumi virtuosi degli sciti vanno trovati in un intreccio di ragioni
“morali” e “materiali”. Ad essi
religio modestiam innocentiamque fecit, quas virtutes ipsis
immensa
feracissimorum camporum aequora conservarunt
: unde gentis aequalitas hinc
inter ipsas propagata, cum,
in tanta camporum abundantia
, opus lege
agraria nullum fuit, unde clientelae apud occidentales ortae sunt
78
.
Per questa elementare ragione materiale, delle grandi distese delle
pianure orientali, per l’Oriente non vige il disegno consueto, che sa-
rebbe diventato pervasivo, del processo di faticoso recupero dell’u-
mano tramite l’istituzione dello “ius nexi”, della prima legge agraria.
Ancora più rilevante nel discorso qui condotto è poi la preci-
sa riconduzione al fattore climatico delle differenze dei caratteri
delle tante popolazioni derivate dagli Sciti, e dalla loro condizio-
ne “scitica” di libertà ed uguaglianza. Da essi nascono infatti due
diverse fondamentali discendenze, e aperture di possibilità: una
in Occidente, in Europa (secondo una direttrice che si configu-
ra articolata in due linee) ed una in Oriente: l’una contrassegnata
dalla «fortitudo», l’altra dalla mitezza e dall’amore per l’«aequitas»
(e aperta allo sviluppo delle lettere): è questo secondo caso quello
dei seri e dei cinesi. «Scythia fortissimarum mater in Occidentem,
mitissimarum et aequissimarum in Orientem
»
79
.
Ebbene, tale diversità di processi di sviluppo trova la sua espres-
sa causa nel clima.
subito dopo il diluvio «monarchica regna» (cfr. ivi, II, XI, [16], p. 449).
78
Ivi, II, XVII, [8], p. 501.
79
Ivi, XVII, [10], p. 501 (il corsivo è mio).
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