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Tommaso Rossi
rono di leggieri. Ma una maravigliosa reciprocanza di nozioni, o
ragioni dell’intelligenza, onde risulta una reciproca dimostrazione,
quanto io so, niuno ha finora osservato. La necessità, l’eternità,
l’universalità, l’infinità sono le prime e più certe cognizioni dell’uo-
mo: perciocché, che vi debba essere una essenza necessaria, eterna,
universale, infinita, per l’evidente ragione dell’impossibilità del nul-
la, e per lo comun senso di tutti, è certissimo. Ora, siccome l’ogni
essenza penetrevole, ogni attributo di essere contenente, include
l’esistenza, il che nella precedente dimostrazione abbiam veduto,
così la necessità, l’universalità e l’infinità includono l’ogni essenza
all’incontro; onde nascene un’altra dimostrazione, a quella prima,
come da un’ /49/ altra parte, rispondente. Le quali due dimostra-
zioni maravigliosamente l’una l’altra si confortano e dichiarano.
L’essenza dunque necessaria è eterna insieme, universale e in-
finita; or ella non può esser tale, né tanta, se non è penetrevole,
il che in questo modo dilucidamente si dimostra. La necessità è
nesso indissolubile di essenza ed esistenza. L’essenza necessaria è e
s’intende quella cui l’esistenza è essenziale; che include l’esistenza;
che l’esistenza ha con seco indissolubilmente connessa. L’eternità
è primato ed autorità di essere. L’essenza eterna non ha principio
estrinseco onde ad essere proceda. Ma sibbene ha intrinseco prin-
cipio. Ella da sé è, e da se medesima procede, è prima ed autorevo-
le nell’essere. L’universalità è di ogni essere contenenza. L’infinità è
esenzione da estrinseco principio e fine. Tutte queste ragioni sono
e si scernono nell’essere penetrevole della mente, e non si scerno-
no, e non sono, nell’essere impenetrevole della materia.
E prima
l’essere penetrevole mentale, di per sé /50/ considerato, è ferma-
mente universale ed infinito.
Perciocché, tutte le forme esprimendo dell’essere, tutte quante
le dee contenere. L’essere mentale non è tutte quelle forme dell’es-
sere che sono al mondo, con quelle loro distinzioni, proprietà e
particolarità, né a quel modo, così com’elle sono, le contiene: ma è
tutte le forme, senza le distinzioni, particolarità e proprietà, che le
distinguono, dividono e terminano, coadunandole e unificandole
in una real’ essenza: e per questo è propriamente mentale, idea-
le ed espressiva. Il qual maraviglioso temperamento e conciglio
Maravigliosa
reciprocanza delle
prime nozioni
dell’intelligenza
L’essenza eterna
e necessaria è
penetrevole
L’essere mentale,
di per sé conside-
rato, è universale
ed infinito
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