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Tommaso Rossi
che la particolar ragione e mente dell’uomo sia stata prodotta. Per
Dio, che se l’ateismo non fosse l’estremo passo, dove per licen-
zioso volere o perverso ragionare, o per l’uno e per l’altro, l’uomo
irreparabilmente si conduce, questo argomento a convincer gli atei
solo bastevole sarebbe.
Ma affinché il platonico argomento, in certo modo forbito ed
aguzzato, più facilmente penetri negli animi più restii, è uopo le
proprie ragioni, /35/ perché l’ingegno dell’uomo dagli universali
elementi, quali eglino sieno, non può, e da sovrano universale in-
gegno in ogni modo dee procedere, ben distinte ed espresse arre-
care. Or, l’ingegno dell’uomo primieramente è ingegno universale.
Secondo, è libero e autorevole. Terzo, è con verace realissima unità
uno e individuo. Per le quali ragioni tutte, e per ciascuna di loro,
che sono l’una nell’altra pure scambievolmente implicate, la prece-
dente conchiusione vien chiaramente dimostrata.
Cominciando dall’universalità, l’ingegno dell’uomo certamente
tutti gl’ingegni già fatti, qua’ son quelli della natura, apprende e
intende; e i non fatti, qua’ son quelli dell’arte, concepe e forma: i
quali, gli uni e gli altri, sono certi, diterminati e particolari ingegni.
È egli adunque universale, perché se un certo, diterminato, parti-
colare ingegno e’ fosse, non potrebbe di tutti i particolari ingegni
della natura e dell’arte informarsi, e apprender gli uni, e gli altri
formare. Sicuramente quel che è certo, diterminato /36/ e par-
ticolare, co’ proprj fini del suo proprio essere è da tutti gli altri
particolari distinto ed escluso, ed esso da tutti si distingue, e tutti
esclude allo ’ncontro; e così costretto, e circoscritto da ogni parte,
non può ad includere gli altri particolari e ad esser in loro, dilatarsi
in niun modo. L’universale, niuno dei particolari può essere diter-
minatamente. Da tutti i particolari esser dee libero e sciolto, per
esser verso di tutti indifferente, e di tutti capace, a poter tutti con-
chiudere e contenere. Non ci è cosa più chiara di questa, che l’inge-
gno dell’uomo tutte le particolari forme della scienza, della storia
e dell’arte può conchiudere e contenere; e che per questa general
facoltà è uno ingegno universale. Ed universal’ essendo, è libero e
autorevole. Perciocché la libertà e autorità, altro non è ella che in-
differenza e universalità e potestà a comprendere e contenere tutti
L’ingegno
dell’uomo è
universale,
autorevole, uno e
individuo
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