Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 397

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Critica alla boria e
disperata impresa
contadini si rivela come una condizione arretrata, in cui l’arcaico,
il passato sepolto dalla civiltà moderna, ritorna come relitto, come
qualcosa che non serve più. L’osservazione dello storico, dell’et-
nologo, dell’artista, si soffermerà su quegli aspetti del Meridione
agrario che ripropongono modelli di vita medievali, superstiziosi,
primitivi. Il problema del sottosviluppo, delle condizioni
arretrate
di vita, mette in moto un atteggiamento euristico che ha come
primo compito quello di evitare il giudizio aprioristico su questo
ricorso
e relegarlo a fenomeno senza significato per il presente, sulla
base di verità presupposte come migliori perché più
aggiornate
. Già
Vico, nel XVIII secolo, si era scontrato con i tentativi di ridurre
ciò che è lontano nel tempo e nello spazio a una interpretazione
forzata su quello che a noi è più vicino. L’arcaico, infatti, assume
sempre più le fattezze del moderno, il lontano assume l’aspetto del
vicino, togliendo alla storia la possibilità di parlare dello sviluppo
dell’uomo nelle sue forme più complesse.
2.
Il
topos
della boria. La critica di de Martino al sapere etnologico
Il
Mondo magico
di de Martino comincia con la dedica ad Anna
Macchioro che salvò il manoscritto dalle
rovine di Cotignola
.
L’introduzione, invece, inizia con l’
ex ergo
shakespeariano che re-
cita la presenza di molte più cose in cielo e in terra che nella filo-
sofia degli uomini. Sono due elementi importanti: le macerie della
guerra, che azzerano nell’impressione di de Martino le conquiste
della civiltà borghese fascista, a suo modo boriosa nei confronti
delle realtà e dei popoli fuori dalla storia, e gli elementi del cielo
e della terra come irraggiungibili dalle altezze astratte e razionali
della filosofia, di una certa filosofia ovviamente. Sono entrambi
elementi non
boriosi
, che negano alla astrazione della ragione, come
alla ideologia positiva dello sviluppo della civiltà la possibilità di
spiegare l’unità della cultura umana.
Il compito dell’etnologia storicistica consiste nella possibilità di porre
problemi la cui soluzione conduca all’allargamento dell’autocoscienza
della nostra civiltà. Solo così l’etnologia può concorrere, per la parte
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