Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 405

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Critica alla boria e
disperata impresa
una impermeabilità alla penetrazione capitalista. Nei primi qua-
rant’anni di Stato unitario, il capitalismo penetra in maniera mas-
siccia, attraverso il passaggio dei rapporti tra contadino e padrone
in rapporti mediati dalla forma del salario, e dunque monetizzati
23
.
Questo sviluppo del mercato non solo trasforma i contadini in
salariati, ma li rende dipendenti dal denaro e, dunque, indebitati.
Nonostante il ritardo di alcune tecniche agricole legate allo svilup-
po chimico e nonostante l’accentramento della proprietà agraria
attraverso l’accaparramento dei terreni ecclesiastici da parte del-
la nuova borghesia o della vecchia nobiltà, il capitalismo penetra
in alcuni dei suoi caratteri essenziali: innovazione delle macchine
agricole; specializzazione regionale delle colture; abolizione delle
barriere doganali. Questo tipo di penetrazione mette in crisi la pic-
cola proprietà contadina, perché lo sviluppo del mercato livella i
prezzi dei prodotti, a prescindere dalla loro origine e a prescindere
dal costo di produzione.
Attraverso il mercato nazionale, così, lo sviluppo mercantile
dell’agricoltura sottomette alle leggi comuni della concorrenza
capitalistica i tipi più diversi di economia agraria e di produttori
agricoli: dal grande capitalista agrario […] che organizza tutta la sua
azienda in vista della produzione per il mercato e per il profitto, sino
al contadino povero che, per pagare un debito, è costretto a portare
sul mercato quel po’ di grano che egli aveva sperato di destinare al
consumo familiare
24
.
Nonostante la piccola proprietà contadina e la grande industria
agraria non possano dirsi ancora pienamente sviluppate in tutto il
territorio nazionale, si assiste a un mutamento radicale delle condi-
zioni di quel
mondo popolare subalterno
che si confronta, partendo in
netto svantaggio, con il mercato e con il profitto. È questa la grande
23
Su questo passaggio, cfr. E. Sereni,
Il capitalismo nelle campagne (1860-1900)
,
cit
.
, pp. 206-207. Qui Sereni ricostruisce il progressivo superamento della forma
della compartecipazione al prodotto della coltura e lo sviluppo del
mercato
, sia
delle derrate alimentari che del lavoro, cui una grande spinta fu data proprio dal
completamento del processo unitario.
24
Ivi, p. 215.
1...,395,396,397,398,399,400,401,402,403,404 406,407,408,409,410,411,412,413,414,415,...500
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