Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 398

Roberto Evangelista
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che le spetta, alla formazione di un più ampio umanesimo, e riscattarsi
dall’oziosità di un sapere meramente naturalistico
4
.
Questo
più ampio umanesimo
di cui parla de Martino è l’obiettivo
della ricerca etnologica, un
neoumanesimo moderno
al quale l’etnologo
napoletano vuole contribuire. La storia del magismo, infatti, non
è solo il tentativo di uscire dall’interpretazione naturalista e posi-
tivista del problema dei poteri magici, non è solo il tentativo di
instaurare una consapevolezza e una
pietà storica
verso l’arcaico per
tentare di arginare «l’idoleggiamento antistorico degli arcaismi»,
ma si tratta di affrontare – o almeno iniziare a farlo – il problema
di una nuova coscienza storica della cultura umana.
Anche in altro senso il problema di una storia del magismo costituisce
un contributo alla formazione del neoumanismomoderno. L’unità della
nostra cultura resta sostanzialmente affidata a
problemi unificanti
, cioè
atti, per la loro natura, a rompere i limiti delle partizioni accademiche
del sapere (scambiate talora dagli specialisti per determinazioni
in re
delle cose), e quindi a vincere, per la loro funzione “collegatrice”, la
perdurante influenza della particolarizzazione e della frantumazione
positivistiche
5
.
L’unificazione del sapere storico, che diventa anche unificazio-
ne della storia, sulla base di problemi unificanti che rimettano in
ordine il posto dell’uomo nella natura, è la cifra della critica di de
Martino a quella che lui chiama la «boria culturale dell’etnologia».
L’atteggiamento naturalista-positivista nei confronti dei poteri ma-
gici è il più insistente bersaglio polemico del
Mondo magico
, perché
sarebbe proprio quell’atteggiamento che edifica una barriera fra il
nostro mondo, quello
accertato
dalle leggi della fisica di Galileo e
Newton dove l’identità della persona umana e il suo distacco dalla
natura sono elementi e dati sicuri, e quello dei popoli della natura,
del primitivo, dove i poteri magici non possono essere interpretati
4
E. de Martino,
Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo
, Torino,
Bollati Boringhieri, 2007, (Torino, Einaudi, 1948), p. 4.
5
Ivi, p. 5.
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