Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 302

Alessia Scognamiglio
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Sà che sà, se sà, chi sà,
Che se sà, non sà, se sà:
Chi sol sà, che nulla sà,
Ne sà più di chi ne sà
9
.
La furbizia e l’ironia, insieme all’assunto propriamente comico
che strappa il sorriso allo spettatore, sono celebrate non come vir-
tù del singolo, che se ne compiace attraverso un atteggiamento so-
lipsistico, ma come antidoto al male collettivo che investe Napoli,
ossigeno per la sopravvivenza alla corruzione contemporanea e
alle costruzioni arbitrarie degli accademici, fondate su uno stanco
e ripetitivo culto del passato, come ben testimonia il Socrate di
Galiani quando afferma:
In casa mia
Voglio che tutto sia grecismo: e voglio
Che sin’il can, che ho meco,
Dimeni la sua coda all’uso greco
10
.
Il testo – che è concepito in reazione alla drammaturgia sentimen-
tale di fine Secolo – fa quindi dell’ironia, e non della pura comicità,
una forza di sovvertimento della morale comune, dei valori e delle
tendenze intellettuali coeve
11
. In una vicenda che ha dello straor-
9
Ivi, p. 62.
10
Ivi, p. 48.
11
Si pensi alla non celata volontà di filiazione del
Socrate immaginario
dal ca-
polavoro di Cervantes – ad imitazione del quale Giambattista Lorenzi aveva
composto nel 1769 il
Don Chisciotte della Mancia
– resa esplicita nell’introduzione
all’opera a stampa, dove l’autore del libretto dichiara che il personaggio di Don
Tammaro Promontorio, protagonista della commedia, trae la sua prima e più
vera origine proprio da Don Chisciotte, «un modello della più delicata, ed inge-
gnosa lepidezza» (
SI
, p. 39). Ma cfr. pure, a tale riguardo, quanto Galiani scrive
a Madame d’Epinay il 16 settembre 1775: «je vous parlerai de une pièce comi-
que. C’est une imitation de
Don Quichotte
» (
L’abbé
F. Galiani,
Correspondance avec
Madame d’Epinay, Madame Necker, Madame Geoffrin, Diderot, D’Alembert, De Sartine,
D’Holbach
, 2 voll. a cura di L. Perey e G. Maugras, Paris, Calmann Lévy, 1881
– d’ora in poi
Correspondance –
,
Galiani a Mme d’Epinay
, lettera del 16 dicembre
1775. Ma cfr. pure
SI
, pp. 16-17).
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