Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 145

Il motivo della vanagloria
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teorico, da Valletta a Lucina e Cicatelli, viene introdotto il tema
della vanagloria dei popoli. Solo «seguendo la traccia di più gra-
vi scrittori» – osserva Cicatelli aprendo il suo
Ragionamento istori-
co del primo imperio dell’Assiria
– è possibile tutelarsi dall’opera di
corruzione dei secoli, così come dalle «favole» e dall’ «inviluppo
di mille menzogne» che sono state raccontate
31
. Grazie ad una
corretta analisi degli avvenimenti si possono smascherare le false
verità disseminate nella narrazione degli eventi, sovente opera di
coloro i quali le avevano strumentalmente diffuse per alimentare
la propria infinita superbia, in primo luogo il popolo greco. In una
trama concettuale in cui confluiscono fonti e motivi della tradi-
zione cristiana, del neoplatonismo rinascimentale e dell’erudizione
nord-europea, unanime si leva, a tale proposito, la condanna degli
accademici nei confronti dei greci, colpevoli di aver perpetrato un
consapevole inganno storico al fine di mostrare la propria supe-
riorità rispetto alle altre nazioni. Eloquente è, in questo senso, la
lettura di un passo del
Ragionamento primo de’ principii della filosofia e
della teologia degli Assiri
, di Lucina, che perciò si riporta per intero:
Vantasi i Greci millantatori esser uscite da loro in prima le migliori
scienze e arti, onde arricchito è ‘l mondo et essi soli esser stati da tanto
per aver sortito dal ciel cortese, con la temperie dell’aria e coll’amenità
del sito, ingegno aguto e valevol complessione insieme da potere
investigar nuovi argomenti a pro dell’uman genere. Perché appresso
loro
barbare
tutte superbamente son chiamate le straniere nazioni e
quasi men che uomini rispetto alla sola Grecia reputate. Ma, se ben
si avvisa, non fu mai cosa di pregio in loro che altronde venuta non
fosse: avendola da prima recata o nuove persone di fuora capitatevi o
i medesimi lor cittadini da’ lontani paesi ritornati
32
.
Nel prosieguo del discorso, Lucina, invocando l’autorità di
Taziano e di Eusebio di Cesarea, non esita a definire i Greci ladri
e ingrati, per aver spacciato per propria una sapienza che, invece,
31
Cfr. Id.,
Ragionamento istorico intorno al secondo imperio dell’Assiria
, cit., p. 67.
32
G. Lucina,
Ragionamento primo de’ principii della filosofia e della teologia degli Assiri
,
cit., p. 68.
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