Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 147

Il motivo della vanagloria
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alla definizione del genere storia della filosofia
36
. Sono note le po-
sizioni della vallettiana
Istoria filosofica
, e, ancor prima, della
Lettera a
difesa della moderna filosofia,
in cui l’erudito napoletano, sulla linea del
neoplatonismo, sostiene l’intrinseca compatibilità della filosofia
corpuscolare (intesa in un senso allargato, che ne rende possibile
anche l’inserimento di Platone) con le verità della fede, alla qua-
le contraddirebbe, di contro, la scuola degli aristotelici. Secondo
le argomentazioni di Valletta, lo studio del testo della
Genesi
mo-
strerebbe, difatti, la diretta derivazione dell’atomismo dall’antica
sapienza mosaica trapiantata in Egitto, da qui trasmessa in Grecia
e in Italia e poi, secondo una linea che abbraccia neoplatonismo e
sperimentalismo, giunta fino alla configurazione assunta nella mo-
dernità. Naturalmente in una forma considerevolmente ridotta e
stringata, il medesimo schema concettuale ricorre anche nelle le-
zioni. Lo stesso Valletta identifica la magia dei persiani con la «con-
templazione così delle divine come delle umane cose», che «non
era altro che la filosofia», essenziale all’uomo per quanto riguarda
non solo l’accrescimento delle sue conoscenze ma anche il suo agi-
re morale. Difatti, dai persiani l’appresero Pitagora e Democrito,
«l’uno che portò nella Grecia le fisiche scienze et il vero modo di
filosofare, e l’altro nella nostra Italia, anzi ne’ nostri lidi, la morale
(che è la migliore e vera filosofia)»
37
. Nell’affermare l’antichità della
filosofia corpuscolare degli assiri rispetto alle boriose pretese dei
greci, significativamente Lucina introduce, poi, la figura del fenicio
Moscho, centrale per la rappresentazione della storia del pensiero
nell’
Istoria filosofica
in quanto tramite tra Mosé e la filosofia greca,
e già analogamente utilizzata da Huet nella
Demonstratio evangelica
a
proposito della sua ricostruzione delle origini e degli sviluppi della
sapienza
38
.
Tanto per Valletta che per Lucina dell’insegnamento di
36
Cfr., su ciò, G. Piaia,
Le storie generali della filosofia in Italia tra Seicento e Sette-
cento
, cit., in part. p. 241.
37
G. Valletta,
De l’imperio de’ Persiani
, cit., pp. 184-185 (Lezione II).
38
Su ciò cfr. V.I. Comparato,
Giuseppe Valletta. Un intellettuale napoletano della
fine del Seicento
, cit., pp. 231-232, e G. Piaia,
La storiografia filosofica in Francia tra il
Bayle e il Deslandes
, in G. Santinello (a cura di),
Storia delle storie generali della filosofia
,
cit., pp. 158-166.
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