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PARTICELLA TERZA
DELLE PROPOSIZIONI
CAPO I
Proposizione prima: Duae substantiae diversa attributa habentes, nihil inter
se commune habent.
È falso che due sostanze aventi diversi attributi non possano l’una
coll’altra infra di loro in alcuna cosa comunicare. La costituzione di
due sostanze che hanno diversi attributi è diversa. La costituzione
dell’una non può alla costituzione dell’altra riportarsi. Il concetto
dell’una il concetto /213/ dell’altra non può implicare. E di due
diverse costituzioni e due diversi concetti, due diverse scientifi-
che notizie o minute parziali scienze risultano. Ma gli attributi o
principj costitutivi, perché sono prin­cipj e capi di tutta l’essenza
intera e di tutta l’intera scienza, è ancora vero che da que’ capi e
principj dell’essere e del sapere, esplicati, dilatati e propagati fuori
delle angustie de’ concetti essenziali e delle minute par­ziali scienze,
si diffonde più oltra la scienza che tutta l’essenza dichiara. Dal che
s’intende che due sostanze aventi diversi attributi e diverse costi­
tuzioni, e concetti essenziali diversi, possano nondimeno per tutta
la rea­lità dell’essenza e per tutta l’ampiezza della scienza fra loro
comunicare. Fuori de’ brevi, per così dire, cancelli delle costituzio-
ni e concetti essen­ziali, rimane la più parte dell’essere e del sapere
delle cose: onde quel che non è, e non apparisce nel concetto e
nella costituzione essenziale, ben può essere ed apparire nell’intera
scienza. Nel sesto assioma di inconsiderazione /214/ e di temerità
notato abbiamo chi, quello che nel concetto essenziale non iscor-
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