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Della mente sovrana del mondo
Spinosa dee far vedere che la mente può intendersi non esistente o
possibile a non essere. Ma se l’uomo e la sua intelligenza, e ’l mon-
do e ’l suo lavoro, e la materia nuda tanti argomenti ne sommini-
strano in favore, non è possibile che niuno argomento in contrario
allo Spinosa abbian potuto somministrare.
Veramente lo Spinosa niuno argomento, con vere cause o inclu-
denti la possibile nullità o la necessità escludenti, ha potuto avere.
L’unico argomento dal suo dubitare e non intendere ha tratto. Sol
perché egli cogli altri /211/ suoi pari ha potuto dubitare e potuto
intendere non esistente la Mente sovrana, quindi egli argomenta
che la Mente sovrana nell’essenza non involga l’esistenza, e non sia
di sé causa. Se, dic’egli, la Mente sovrana l’esistenza nel suo medesi-
mo essere involgesse, niuno dell’esistenza di lei potrebbe dubitare,
e niuno potrebbe intenderla non esistente. Lo Spinosa cogli altri
del suo umore, sol per l’estrema superficie delle cose trascorrendo,
non ha posto mente nel particolare ingegno della natura dell’uomo
e della connatural sua cognizione. E le idee prime, per la molti-
tudine delle idee avveniticcie della materia e per lo divagamento
dell’animo e per lo predominio del senso, rimaner ponno intanto
infoscate ed oppresse, che l’uomo in fine si disumani e un bruto
divegna: e la ragione, per tante cagioni quante ognun sa, può con
isconci argomenti così dal dritto traviare, che l’uomo quel che non
è, essere, e quel che è, non essere apprenda. La Divinità è un sole
non sensibile e immaginario, /212/ ma ragionevole e intelligente,
che per tutto riluce e si dimostra. Se lo Spinosa e gli spinozisti, e
gli altri atei di altra scuola, per alcuna o per tutte l’anzidette cagioni
del tutto ciechi divenuti, no ’l veggono, non è da farne maraviglie.
Onde lo Spinosa
argomenti
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