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Tommaso Rossi
ga, assolutamente nieghi che sia, prima che per tutta la scienza
non guardi nelle cose. Lo Spinosa è ito ricercando argomenti per
convincersi dell’impossibilità dell’origine e dipendenza di una so-
stanza dall’altra; e, non avendo potuto ritrovarne niuna, è rifuggito
alle strettezze della comunicazione e scomunicazione essenziale;
e, confondendo le diverse ragioni delle diverse co­municazioni, da
quelle ha argomentato ed ha soddisfatto al suo empio disegno.
Niego che altra comunicazione non vi sia, che quella della costi­
tuzione e del concetto essenziale. Niego che due sostanze di diversi
attributi non possano niuna comunicazione tra loro avere. Oltre la
comunicazione della costituzione essenziale, avvi la comunicazion
reale di tutta l’essenza intera; ed oltre alla scienza minuta del con-
cetto essenziale vi è l’intera scienza.Per discendere al particolare
della mente e della materia, qual più piena /215/ e più aperta co-
municazione di quella che è e si scerne fra queste due nature? Noi
ne’ precedenti articoli l’abbiam già dimostrato. Con quanti argo-
menti abbiam provata la necessità di supremo immaterial principio,
con altrettanti siam venuti a provare la real comunicazione dell’una
natura coll’altra, perciocché quelli argomenti dall’essere della na-
tura materiale al moto, al modo, all’operare, all’essere impotente
tratti, nell’essere della natura materiale l’autorità e la potestà del
principio mentale descrivono e dipingono distintamente. Per non
ripetere tante volte tutte le cose; l’ognipazienza, che è la somma di
tutte le proprie ragioni della materia, è certo ed espresso esempio
dell’onnipotenza mentale, che è il colmo di tutte le ragioni proprie
della mente. Qual realità si osserva nella materia, che alla mente
non si debba rapportare? Qual parte della scienza della materia è,
che alla scienza della mente non appartenga? Anzi, nel concetto
medesimo che della materia possiam formare, cioè che /216/ ella
sia impenetrabile, incomunichevole, estensa, si può affermare con
sicurezza che ’l penetrabile, intenso e comunichevol’essere menta-
le si scerna. Lo Spinosa niega tutte queste cose. Ma il suo negare
non le oscura; ed egli è che dee provare che la mente e la materia
niente di comune abbiano tra loro; il che con questa proposizione
non ha potuto, né con altre potrà fare giammai.
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