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Della mente sovrana del mondo
queste seconde colla scorta del senso e non da quelle prime col
lume dell’intelligenza, le ragioni essenziali delle cose han ricol­te.
Così han fatto del moto, e così della sostanza di più ancora col
lor maestro gli scolari dello Spinosa. La mutazione, la traslazione,
il discor­rimento e successione di luoghi e tempi colla distinzione
e sminuzzamento di parti e di momenti, essere principj essenziali
del moto han diffinito. E lo Spinosa co’ suoi seguaci, simiglianti
ragioni, che sono proprie della material sostanza, alla sostanza ge-
neralmente considerata hanno assegnate. Onde gli uni e gli altri,
altro moto fuori del moto materiale, e gli spinozisti inoltre altra
sostanza fuori della sostanza materiale, non riconoscono.
Ma la vera essenzial ragione del moto universalmente è che il
moto sia un procedimento o pregresso da certo principio per alcun
mezzo a certo diterminato fine. Nell’idea o nozione del moto è
quella ragione di progresso
/222/ o procedimento implicata; ed,
allo ’ncontro, nell’idea o nozione del progresso o procedimento è il
moto involto. Né moto senza niun progresso, né progresso senza
niun moto; né moto o progresso senza serie ed ordine di principio,
mezzo e fine può esservi o si può con­cepire a niun patto. Ora, tutte
queste ragioni, senza distinzione, varia­zione e successione di parti e
momenti, che sono ragioni del men vero e men perfetto moto ma-
teriale, ponno stare; e tutte senza quelle imperfezzioni nel sapere e
volere mentale, che è il moto più vero e più perfetto, si ritruovano.
Il sapere e ’l volere, per tutta l’immensa lunghezza e larghezza
delle cose, da un principio per ordinati mezzi ad uno universo fine
si diffondono; e con tutte le cose comunicano, e tutte penetrano
vivi, lucidi, efficaci, attuosi. Non ci è in tutta la natura virtù, effica-
cia ed atto o azzione più poderosa, né più eccellente di quella che è
nel sapere e volere. La comunicazione e la penetrazione del sapere
e volere è /223/ l’azzione più verace e più perfetta; è il colmo
delle più virtuose naturali azzioni; e per conseguente è il più vero
e perfetto e più pregevole moto: perciocché né moto senza niuna
azzione, né azzione senza moto si può ritrovare. L’idea medesima
dell’azzione implica il moto, come l’idea medesima del moto im-
plica l’azzione. Giammai di queste due cose, azzione e moto, di-
stinte idee o nozioni o ragioni potranno arrecare; giammai o moto
Il sapere e vole­re
è il moto più ve-
ro e più perfetto
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