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Tommaso Rossi
perare l’uno coll’altro si combaciano perfettamente? Se la materia
non è, come certamente non è, autorevole e potente ad operare,
parimente ella non è autorevole e potente ad essere: conciossiaché
l’autorità sia indivisibile, e non possa essere insieme e non essere.
La cognizione della impotenza materiale ad operare e ad essere
involge e include apertamente la sovranità di causa immateriale,
ad essere e ad operare potente. È cosa certa che, siccome le cause
nella universalità, pienezza, copia e potenza loro, fan mostra degli
effetti, così gli effetti particolari, minuti, angusti e impotenti, nel-
le angustie e diffetti e impotenze dimostrano le cause. L’estrema
inopia, diffetto, impotenza della materia involgono e includono la
necessità di sovrano principio sommamente perfetto, pieno, co-
pioso ed onnipotente. Non ci è in tutta la natura effetto niuno, che
con più di chiarezza dimostri /200/ la sua causa, di quello che la
materia faccia del principio divino.
L’impenetrabile e scomunichevole sostanza della materia per un
altra ragione involge e include la necessità della penetrabile e co-
munichevole sostanza della mente. Per l’impenetrabilità e scomu-
nicazione delle parti, la materia, come è stato detto, è ad ogni atto
di operare e di essere del tutto impotente. Ma per questa cagion
medesima, ella è variabile e pieghevole in tutte le infinite possibili
forme; e per tanto, com’è del tutto ad aggere impotente, così è a
soffrire ogni variazione del tutto paziente.
L’ognimpotenza, per
così dire, della materia è della medesima l’ognipazienza. E la pe-
netrevole e comunichevole sostanza della mente, com’è ad ogni
essere ed operare potente, il che è stato dimostrato, così per la
medesima cagione della penetrabilità e comunicazione è invariabi-
le ed inflessibile, ed a soffrir nulla impaziente. L’onnipotenza della
mente è della medesima l’ognimpazienza. Or trovino, se posso-
no, un’ /201/ appartenenza più stretta ed una più evidente impli-
canza di causa ed effetto, di questa che è fra l’ognipazienza della
materia e l’onnipotenza della mente. Né possono dire che questa
della mente è una ipotese, perciocché noi l’abbiam dimostrata; e
il punto è che lo Spinosa, dalla indipendenza ed esclusione della
causa immateriale e mentale, che vuol dare ad intendere che sia
nell’essenza e nella cognizione della materia, ora egli argomenta;
L’impotenza
della materia è
l’ognipazienza
della medesima
E l’impazienza
della mente è
della medesima
l’onnipotenza
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