173
Della mente sovrana del mondo
nulla. Con tutto ciò, lo Spinosa con animo maligno l’ha qui in-
serto per discreditar l’origine e la dipendenza della materia dalla
Mente sovrana. Perché la materia non è mente, la sostanza /197/
della materia non è sostanza mentale, e in questo risguardo non
l’include, anzi visibilmente l’esclude, lo Spinosa ha creduto essere
una evidenza che la cognizione della materia dalla cognizione della
mente non dipenda, e che la cognizion della materia non involga la
mente. E perciò il recare in mezzo questo assioma, senza dir altro,
ha giudicato bastare al suo disegno.
Ma perché lo Spinosa non ha guardato nella splendidissima si-
gnificazione dell’universal magistero, lavoro e forma del mondo?
Perché ha dissimulata la significazione della intelligente sostanzial
forma dell’uomo? Qual più stretta connessione di quella che è
fra forma ragionevole artificiosa ed ingegno mentale, e fra mente
particolare e finita e mente infinita e universale? La cognizione di
forma ragionevole ed artificiosa include la cognizione d’ingegno
mentale; più che non fa qualunque effetto di altro qualunque ge-
nere verso la sua causa. E il simile è da dire dell’evidente rapporto
e reciproca inclusione della mente particolare /198/ coll’univer-
sale. L’uno e l’altro con chiarissimi argomenti nella prima parte di
questo volume abbiam dimostrato. Lo Spinosa ha chiusi gli occhi a
questi lumi, e gli ha aperti verso il tenebroso sostanzial’essere della
materia. E, nondimeno, in queste ombre pur si vede e scerne che
la materia è della mente certissima produzzione.
Nella più fiate acribologicamente descritta impenetrabile e sco-
munichevole sostanza materiale, con incredibil chiarezza si ravvisa
e totale impotenza per operare, che nullità di operare possiam no-
minare; e totale impotenza per essere, che ragionevolmente di es-
sere nullità diciamo. L’impenetrabilità ed escomunicazione strugge
e disperde ogni autorità e potestà di operare, ond’è manifesta la
necessità di estrinseco superiore principio immateriale, che abbia
mossa ed ordinata e formata la materia, e [strugge e disperde] ogni
autorità e potestà di essere; onde si conosce la necessità del mede-
simo supremo principio, che l’abbia eziandio prodotta. Può forsi
esservi l’utorità di essere /199/ senza che vi sia l’autorità di ope-
rare? Può qui mancare quel celebrato principio, che l’essere e l’o-
Fuori del magi-
stero del mondo
e dell’uomo, in
essa sostanza
materiale si scer-
ne il necessario
rapporto alla
mente
1...,163,164,165,166,167,168,169,170,171,172 174,175,176,177,178,179,180,181,182,183,...230