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Della mente sovrana del mondo
gli atei antichi o novelli, che sono stati e sono, o niuna giammai
abbiano avuta o abbian perduta ogni cognizione e ogni risguar-
do di Dio. Dato e non conceduto che non abbia l’uomo quella
interna significazione divina, che noi vegniam di provare; pure al
solo aspetto della speciosa grande opera, e dell’ordinato corso de’
moti e de’ tempi dell’universo, è impossibile che l’uomo, purché in
/108/ viso di uomo non sia una belva, che in qualche sia modo
non argomenti l’autorità e ’l principato di Mente sovrana onni-
potente. Né il politeismo non ha ad un supremo Dio conservato
gli attributi dell’unità, dell’infinità ed eternità; quell’uno credendo
sommo arbitro e moderatore di tutte le cose e facitore onnipo-
tente; e che esso tutti gli altri dei abbia creati e nel celeste collegio
aggregati, come antichi greci e latini fan fede.
CAPO VII
Della dimostrazione cartesiana
Il comun consenso di tutte le nazioni degli uomini, di per sé
conside­rato, sarebbe sufficiente argomento a provare che vi fosse
l’innata idea di Dio, perciocché quel che è naturale è comune, e quel
che è comune che naturale sia è da credere all’incontro. Siccome i
sensi della luce e de’ colori, e del caldo e del freddo, e del molle e del
duro, e gli altri, sono a tutti gli uomini comuni perché /109/ sono
naturali; e l’essere comuni, se altronde non fosse manifesto, basteria
a poter concludere che fossono naturali. La qual cosa è indubitata,
per quella certissima regola, che uni­forme effetto, che in molti e
diversi soggetti si osservi, ad uniforme causa deesi attribuire.
Ma perché fuori dell’uomo vi ha la significazione dell’idea mon-
dana, che in tutti gli uomini la nozion di Dio imprimere ha potuto,
con questo argomento del comun consenso non si può accerta-
tamente concludere che vi sia innata di Dio idea nell’uomo; né il
Loke si può convincere. Il quale argomento perciò lasciato da par-
te, per tanti altri che abbiamo arrecati in pruova e delle idee innate
generalmente e in particolare dell’idea di Dio, con ragione possiam
È impossibile
che un uomo
non in alcun
modo argomenti
l’autorità e
l’principato
divino
Il comune con-
senso non basta
per convincere il
Loke
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