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Della mente sovrana del mondo
cieco, e questa d’invariabile, immateriale e intelligente. L’idea della
materia è universale: è il piano, diciam così, di tutto il lavoro di tutte
le idee meno ampie e meno universali, e di tutte le idee minute e
particolari materiali. Le idee particolari dell’essere materiale espres-
sive sono modificazioni, variazioni e figurazioni dell’universal senso
e idea della materia, e in quella sono formate e descritte. L’idea della
materia, ella è la prima, immediata e universal produzione del senso
e dell’intendimento dell’uomo, dalla quale e nella quale l’uomo pro-
duce le men ampie e le minute e particolari idee materiali.
Così l’idea di Dio è universale: ella è il fondo di tutto il lavoro
di tutte le idee meno universali e delle minute /86/ e terminate di
tutto l’essere assolutamente. Le meno ampie e le minute idee sono
moderazioni e participazioni dell’amplissima idea divina, e sono in
quella e di quella figurate e descritte. E, in fine, l’idea di Dio è la pri-
ma immediata e universal produzione dell’intelligenza, dalla quale
e nella quale proviene tutto il numero delle idee di ogni qualunque
essere espressive. L’idea della materia non è una idea nel senso e
intendimento dell’uomo partitamente descritta, ma adegua tutta
l’estensione di tutto l’umano senso. Esso uman senso, tutto quanto
è, è idea universale dell’universal materia. E l’idea di Dio non è una
particolare idea nell’intelligenza e nella mente dell’uomo descrit-
ta, ma tutta l’intelligenza e tutta la mente adegua: essa intelligenza
ed essa mente, tutta quanta ella è, è universale idea dell’universal
essere divino. Questa dottrina, oltre alla convegnenza dell’addotte
ragioni, che la commenda, viepiù accertano gli argomenti.
Il primo argomento noi trarremo dall’essere necessario /87/
univer­sale, e infinito, la cui cognizione, come l’essenza, è certa-
mente necessa­ria. E poiché necessità, universalità e infinità sono
sempre insieme, anzi sono una medesima realità; siccome finizio-
ne, particolarità e contingen­za pur sono il medesimo; perciò per
minor noja, per tutte e tre queste ragioni, la sola ragione dell’infi-
nito nomineremo alcuna volta. La mente nostra non può fermarsi
e arrestarsi sull’essere finito: non può fra gli angusti termini del
finito ristringere la sua cognizione, ma in ogni modo dee gire oltra
e trascorrere a risguardar l’infinito. Non può niun certo ditermi-
nato numero o certa diterminata estensione, durazione o spezie
L’idea di Dio è
il fondo di tutto
il lavoro dell’idee
dell’uomo
Tutta l’intelli-
genza, e mente
dell’uomo, è di
Dio l’idea
Primo argomento
La cognizione di
essenza necessa-
ria, universale,
ed infinita, è
necessaria
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