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Della mente sovrana del mondo
CAPO VI
Di alcuni argomenti del Loke
Tutti gli argomenti del Loke, colle dottrine ne’ precedenti capitoli
sparse, e spezialmente con quella della variabil condizione della
vita e della scienza dell’uomo, sono già senza dire altro interamente
disciolti. Né per l’ingegnosa gioventù, alla quale scriviamo, fa di
mestieri a ciascuno degli argomenti con particolar soluzione ap-
plicar la dottrina. Ma pure, spezialmente il vizio di tre argomenti
che il Loke insolubili riputa, col lume di quella medesima verità, è
uopo discoprire. Il primo è tratto dalla moltitudine, com’è’ dice,
degli Atei antichi e novelli. /104/ Il secondo dalle molte e diverse
idee che di Dio hanno gli uomini. E ’l terzo dal politeismo. I quali
estremi sviamenti del sapere umano, se vi fosse di Dio innata idea,
pare al Loke che non sarebbono potuti avvenire in niun modo.
Per mostrare la vanità di questi tre argomenti è uopo ritornare a’
pregiudizj di quello scrittore. Egli ha creduto che l’idee innate, da
comuni accidenti del volgo dell’altre idee, per ispezial privilegio
esser dovessono esenti.
L’idee innate non deono esser tali, quali esser dovriano nel
puro esser mentale, ma deono essere e sono quali esser debbono
nell’impuro esser mentale dell’uomo: poiché di uomo sono idee,
e non già di mente pura separata. Il Loke inavvedutamente va a
cadere nell’errore della preesistenza. Nel primato di natura, che
è vero, in questa considerazione si può dire che le idee innate sie-
no costanti, piene, pure, rilucenti; ma per questo primato, che è
un risguardo di ragione, elle realmente in effetti non sono tali. La
costanza, la pienezza, la purità, la vivacità, sono /105/ qualità, nel
primato di tempo che è falso, alla mente convegnenti. Sono qua-
litati non umane, ma proprie di mente libera e pura. La vita e la
scienza dell’uomo, che dal mirabil temperamento e conciglio delle
due nature risultano, sono, come l’uomo costituito, ancor esse un
conciglio e un complesso: e perciò sono impure, variabili e dis-
solubili; e alle vicende di vacillamenti, di errori, di scempiezze, di
adombramenti, di morbi, in fine, e morti son sottoposte. Le idee
Quali esser
deggiano le idee
innate dell’uomo
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