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Della mente sovrana del mondo
CAPO V
Secondo argomento
Che la mente dell’uomo significhi l’autorità e ’l principato divino
non è da dubitare. Se l’ingegno del mondo significa il suo autore,
più il dee poter fare l’ingegno dell’uomo. Ugualmente, dall’ingegno
del mondo che è sommo, e dall’ingegno dell’uomo che è sostan-
ziale, contro agli Atei già dimostrammo il principio divino: e qui
contro a’ cultori del Loke, che Atei non sono, come cosa provata
ed accettata, pogniamo che l’ingegno dell’uomo, come quello del
mondo, è opera divina.
Or, tal’essendo, non si può negare che
l’ingegno dell’uomo significhi /95/ il divino principio. Se l’opera
divina del mondo il significa; come l’opera divina dell’uomo no ’l
dee ancor essa significare?
Ma l’ingegno dell’uomo significando intende: significa insieme e
intende: la sua significazione è intelligente, e l’intelligenza è signifi-
cativa. L’ingegno mondano, perché modale e cieco, ad altri signifi-
ca il sovrano autore; l’umano, perché sostanziale e intelligente, a se
medesimo il dimostra. Siccome l’ingegno del mondo, che è cieco,
non può intendere il suo principio, ma solo il significa; così l’inge-
gno dell’uomo, che è intel­ligente, non può non intenderlo signifi-
cando. Imperocché, qual è il prin­cipio operante, tali esser deono
le operazioni. Di cieco principio, cieca; di vivo lucido intelligente,
viva lucida e intelligente in ogni modo è la signi­ficazione. Che vor-
ran dire gli studiosi del Loke? Forsi che la mente del­l’uomo non
sia divina opera? O che, tal’essendo, con tutto ciò il divino princi-
pio non significhi? O che ’l significhi, ma non l’intenda? Ma come
potriano, o la intelligenza /96/ dalla significazione di intelligente
principio, o la significazione di principio ingegnoso da ingegnosa
opera separare? E come, nel fatto della significazione divina, lo
ingegno dell’uomo sostanziale e intelligente all’ingegno modale e
cieco del mondo pospor­re? Niuna di queste cose vorran sostenere,
se sovvertir non vorranno tutte le ragioni del filosofare.Come non
possono né all’uno, né all’altro ingegno, negare la dipendenza dal
divino principio per non professar l’a­teismo. Tuttavia, vediamo se,
Secondo argo-
mento
La mente
dell’uomo, ciocchè
significa, intende
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