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Tommaso Rossi
innate sono i principi e gli elementi della scienza; la scienza è d’in-
nate idee e non innate contesta. I lumi delle idee innate, ancora,
in tutto o in parte mancano, si opprimono e oscurano. Quando
l’idea vera soffre alcun difetto, allora la mente molte non vere idee
mette fuori. Dallo scemamento ed oppressione della idea innata,
molte poi non vere idee possono nella mente pullulare. E, per la
degenerazione mentale della vera scienza, molte non vere opinioni
nel campo della mente, come malerbe, provegnono.
Già dicemmo della /106/ scienza, che è una spezie di più pla-
cida e più eccellente generazione.
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Poiché quel che si genera può
degenerare, ed ov’è generazione, ivi degenerazione dee poter es-
sere ancora; e poi­ché nella vera e propria generazione i molti in
uno si accolgono e com­piono e formano la specie; e nella vera
e propria degenerazione l’uno ne’ molti si dissipa e disperde, e si
deforma la spezie e si distrugge; così proporzionevolmente avvie-
ne circa la scienza: e nell’apparecchio e nello sforzo della, diciam
così, scientifica generazione, per superfluità o difetto di materie,
o per vizio di virtù plastica mentale, in iscambio di vera scienza
speciosa, la mente molte non vere opinioni, e talvolta mostruose,
suol partorire. Adunque, le molte e diverse idee della Divinità e le
molte e diverse opinioni, e le portentose dell’ateismo o politeismo,
ben ponno in menti insane o inculte ingenerarsi, per l’oppressione
ed oscuramente della idea innata e per degenerazione della scienza;
e non è necessario credere col Loke che per /107/ questi effetti
manchi l’idea innata di Dio.
E con ciò avremo terminato il presente capitolo, dopo che due
cose, l’una intorno all’ateismo, l’altra intorno al politeismo, avre-
mo avvertite. Circa il primo, non è da credere che in ogni tempo
sia stata e che vi sia ne’ tempi presenti tanta moltitudine di atei,
quanta immagina il Loke. Il quale, per alcune relazioni, ad alcune
dell’inculte intere nazioni toglie ogni culto e ogni cognizione del-
la Divinità; e tra le culte, dalla perversità de’ costumi argomenta
che gran numero di atei vi si asconda, troppo leggiero a credere e
troppo leggiero ad argomentare. E tanto meno si dee credere che
* Cfr. Capitolo precedente [ N. d. C. ].
Nella natura
le cose che si
generano possono
degenerare
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