Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 40

Giuseppe Cacciatore
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borie sulla considerazione storica della genesi delle antiche nazioni
e sull’eccesso di dogmatismo ovvero di relativismo delle filosofie
dei dotti sapienti delle origini, non perde, neanche oggi, di efficacia
e di validità contro le tante borie ritornanti dell’epoca contempora-
nea. Sarebbe naturalmente fin troppo facile, e probabilmente scor-
retto da un punto di vista strettamente filologico ed ermeneutico,
esercitarsi, anche riguardo al concetto di critica, in una operazione
di precorrimento: di un Vico cioè anticipatore della rivoluzione cri-
ticistica kantiana e di tutto ciò che da questa rivoluzione si riverberò
nel campo non soltanto della filosofia e della scienza. E, tuttavia,
Vico resta tra i maggiori protagonisti di una “rivoluzione” concet-
tuale e, a un tempo, ideologica, che mette al centro un’idea moder-
na di critica che oltrepassa gli ultimi residui metafisici e teologici e
diviene – come osserva Koselleck – il luogo di maggiore visibilità
della separazione tra ragione e rivelazione
20
. Anche se il Vico citato
dallo storico tedesco è quello del
De ratione
– e dunque ancora den-
tro il modello razionalistico cartesiano –, tuttavia egli già ne coglie
le prime decisive movenze verso una critica, che avrà il suo apogeo
con Kant, che mette in discussione le rigidità e i dommatismi della
ragione medesima. Ciò che ora si profila è un’idea di ragione come
processo critico, sempre aperto e rinnovantesi, di accertamento del-
la verità. Come ben sosteneva Cassirer,
tutto il secolo XVIII intende la ragione in questo significato. Esso
non la considera come un fisso
contenuto
di cognizioni, di principi,
di verità, quanto piuttosto come una
facoltà
, come una forza che si
può comprendere pienamente soltanto nel suo esercizio e nella sua
esplicazione
21
.
In questo movimento di trasfigurazione dell’idea di critica, Vico
porta un’originale idea di ragione. Il filosofo napoletano rappre-
20
Cfr. R. Koselleck,
Kritik und Krise. Ein Beitrag zur Pathogenese der bürgerlichen
Welt
(1959), tr. it.
Critica illuministica e crisi della società borghese
, Bologna, il Mulino,
1972, pp. 122-123.
21
Cfr. E. Cassirer,
Die Philosophie der Aufklärung
(1932), tr. it.,
La filosofia dell’Il-
luminismo
, Firenze, La Nuova Italia, 1970, p. 31.
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