Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 41

Contro le borie “ritornanti”
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senta l’“altra faccia” della modernità: quella che intenzionalmente
ha utilizzato la fantasia e il fare poetico come critica ad ogni ecces-
so di logocentrismo. Cartesio resta, per il filosofo napoletano, pun-
to obbligato di riferimento per chi voglia capire quanta importanza
abbiano avuto per il pensiero moderno la scoperta della centralità
del soggetto e il metodo di ricerca e verifica della verità. Ma ciò non
gli ha impedito, fin dai primi scritti, di criticarne il riduzionismo
logico-razionale. Ciò che mi è parso importante sottolineare è che
tale critica non è meramente tradizionalistica, né soltanto preoc-
cupata di recuperare la tradizione umanistica. Vico è alla ricerca di
una nuova, più ampia, razionalità, capace di ritrovare
topicamente
i
luoghi della fantasia, della corporeità, delle emozioni. Per questo
credo si possa sostenere che, come la critica della ragione, anche la
critica poetico-fantastica, possa indicare le condizioni di possibilità
dell’agire umano. È in questo senso, allora, che si può chiarire il
mio convincimento che Vico rappresenti l’altra faccia della moder-
nità, quella della capacità inventiva e immaginativa, del verosimile e
dei suoi eventi. Non so e non mi interessa sapere se qualcuno l’ha
detto prima di me, ma si potrebbe dire della
Scienza nuova
, che è una
vera e propria
critica della ragione poetica
22
.
Ho detto prima che diffido dai facili e generalizzanti schemi del
precursorismo, ma non riesco a sottrarmi al convincimento che
questa critica della ragione poetica possa confrontarsi e affiancarsi
alla diltheyana critica della ragione storica e all’orteghiano raziovi-
talismo. La critica della ragione di Dilthey è volta a cogliere, da un
lato, i contenuti delle scienze dello spirito e, dall’altro, a studiarne le
forme della loro esistenza storica nella successione degli
Erlebnisse
.
La nuova critica storica della ragione diviene allora il fondamento
teoretico che ci aiuta a comprendere «come la situazione di co-
scienza e l’orizzonte di un’età costituiscano sempre il presupposto
per la maniera determinata in cui essa considera il mondo storico».
Storia e autoriflessione logica e gnoseologica (topica e critica aveva
22
Su questo punto cfr. G. Cacciatore,
Per una critica della ragione poetica: l’“altra”
razionalità di Vico
, in M. Vanzulli (a cura di),
Razionalità e modernità in Vico
, Mila-
no-Udine, Mimesis, 2012, pp. 109-128.
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