Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 36

Giuseppe Cacciatore
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loro interpretazione in chiave di filosofia universalistica della sto-
ria, ma anche la loro curvatura etica ed antropologica, è una delle
possibili chiavi di lettura, esposte, come è giusto che sia, alle cri-
tiche, alle correzioni e, spero, anche alle convergenze. Credo che
si possa sostenere che la critica vichiana delle borie non riguarda
solo nazioni e culture e teorie filosofico-teologiche concentrate a
discettare sull’origine oscura e favolosa dei tempi e sulla relazione
tra storia sacra e storie profane. Si tratta anche di un dispositivo
etico-filosofico che invita l’umanità, ormai al culmine del processo
di incivilimento, a guardarsi da ogni forma di boria delle nazio-
ni (potremmo dire in termini contemporanei, da ogni forma di
superbia etnocentrica), così come da ogni manifestazione boriosa
da parte dei dotti (potremmo dire, da ogni forma di filosofia e di
teoria astrattamente antropocentrica)
10
.
Resta da chiedersi se abbia plausibilità storico-testuale e inter-
pretativa quel collegamento che, sin dal titolo di questo mio inter-
vento, ho individuato tra la critica a un momento particolare della
vita storica dell’umanità, quello delle borie delle antiche nazioni e
degli antichi dotti, e un momento, per così dire filosofico e univer-
sale costituito dall’
arte critica
vichiana, sulla quale, già nella «spiega-
zione della dipintura»
11
, Vico basava la necessaria interazione tra
filosofia e filologia.
Il fatto che Vico parli esplicitamente di «nuova arte critica» te-
stimonia della piena consapevolezza che egli ha nel ritenere radi-
calmente innovativa la sua proposta, al contempo metodologica
e filosofico-sistematica, rispetto alle altre “critiche”, tanto quella
meramente filologico-erudita, quanto quella razionalistico-meta-
10
Ha interpretato in questo senso le borie vichiane come possibile antidoto
ad ogni forma di
hybris
dei saperi R. Diana,
Andrea Sorrentino e la «boria» universa-
listica di Vico. Un confronto fruttuoso
, in A. Sorrentino,
Vico e la cultura mediterranea
,
a cura di A. Scognamiglio, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2011, pp. 71-
82. Ma sulle “borie” cfr. anche A. Pons,
Boria delle nazioni et boria de’ dotti. Vico,
le mythe de l’Égipte et les Hièroglyphes
,
in
La redécouverte de la Grèce et de
l’
Égipte au
XVIIIème siècle
(Actes du colloque 18-21 mai 1995), Nantes, Crini, 1997.
11
Il passaggio dell’argomentazione vichiana sulla «nuova arte critica» e sulla
filologia come scienza storica dell’“autorità” è in
Sn44
, p. 419, capov. 7.
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